«Il Natale è arrivato. Un po’ strano, con limitazioni negli spostamenti, con timori per la salute, con paure per possibili contagi, con distanziamenti. Va vissuto da cristiani! Non possiamo permettere che nessuno, neppure il Covid, ci rubi il Natale. È una festa che tutti amiamo. In questi giorni fervono i preparativi. Le strade, le città e le nostre case cominciano ad animarsi di colori, di luci, di addobbi. Ma guai se tutto si ferma qui. Noi celebriamo la venuta di Dio nella storia. È Lui che ha preso l’iniziativa di venire ad incontrarci. Papa Francesco ce lo ha ricordato l’anno scorso nell’omelia di Natale con queste parole: “Ecco il dono che troviamo a Natale: scopriamo con stupore che il Signore è tutta la gratuità possibile, tutta la tenerezza possibile. La sua gloria non ci abbaglia, la sua presenza non ci spaventa. Nasce povero di tutto, per conquistarci con la ricchezza del suo amore”. Non importa se sarà un po’ più sobrio; non importa se non saremo in località turistiche; non importa se la Messa di Natale avrà altri orari diversi dalle nostre consuetudini; non importa se continueremo ad indossare la mascherina. Cogliamo l’opportunità di essere maggiormente in famiglia. Nella vera carità, sull’esempio del Natale, possiamo noi essere luce per chi ci è accanto. Proviamo a far sì che il Natale sia il momento in cui facciamo spazio al Signore che vuole guardare ed incontrare proprio noi».
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