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«Siamo chiamati a generare la ripartenza e a costruire un nuovo futuro di prosperità»

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Il presidente della Fondazione Crc, Giandomenico Gen­ta (foto a lato), ha commentato con queste parole il Piano pluriennale 2021-2024: «La pandemia ha messo a dura prova la salute delle persone e il sistema sanitario, ha incrementato i bisogni sociali, frenato l’economia, messo in dubbio la sopravvivenza stessa di alcuni settori produttivi. Queste sfide epocali, peraltro, si sommano a problemi preesistenti, che non hanno cessato di incidere sui nostri territori e sulle nostre comunità: si pensi, per esempio, alla drammatica alluvione di inizio ottobre 2020. L’aspetto più deleterio di questa situazione è che sta acuendo uno dei punti critici delle nostre società e della nostra organizzazione di vita: le forti disuguaglianze tra chi riesce a vivere in condizioni di benessere e chi “rimane indietro”. A fronte di questo scenario, per molti aspetti drammatico, nell’ultimo anno la Fondazione Crc ha agito con tempestività e decisione, dimostrando di essere al fianco di tutti gli enti locali, le istituzioni sanitarie e sociali e gli enti del terzo settore della provincia. Ha proseguito con forza nell’attuazione dei suoi programmi di promozione, culturali, educativi, sociali, sanitari e sportivi, in gran parte portandoli a termine come previsto, e in parte adattandoli alle regole man mano imposte dalle autorità. Tutto ciò è stato possibile grazie a un grande impegno di tutti, degli organi e dello staff, e grazie al contributo unico di un caro amico che ci ha lasciati: Nicola Gaiero, il presidente del nostro Collegio sindacale. Il prossimo quadriennio, invece, sarà quello in cui dovremo generare la ripartenza. E non sarà sufficiente tentare di alleviare l’emergenza: occorrerà aiutare il sistema economico, sociale, educativo e culturale a innovarsi profondamente, per cogliere le lezioni apprese, le tendenze globali emergenti e ricostruire un nuovo futuro di prosperità, sulle radici forti che caratterizzano le donne, gli uomini e le organizzazioni della nostra provincia. Servirà “più sostenibilità”, per promuovere un nuovo modello di sviluppo in cui l’am­biente non sia un vincolo, ma un’opportunità. Servirà “più comunità”, per ridurre le disuguaglianze, con­solidare la coesione sociale e crescere come cittadini. E serviranno “più competenze” per affrontare la competizione dell’innovazione. La Fondazione Crc farà la sua parte, mettendo in campo tutti gli strumenti a disposizione, ma soprattutto promuovendo un forte spirito di collaborazione e nuove opportunità di lavoro di squadra. Questo Piano pluriennale 2021-2024, elaborato dal Consiglio generale dopo un approfondito percorso di ascolto, analisi e riflessione, è l’impegno di Fondazione Crc in questa direzione».

BaNNER
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