Gli organizzatori non nascondono la soddisfazione per la edizione di questo 2021, «pandeminica», «in pillole», «on line», della «Vijò beuvesana e piemunteisa», impensabile, nel contesto, in presenza (certo era il rischio di fare assembramento). I video sono stati messi in linea, in successione, da inizio gennaio, quotidianamente, dalla Pro Loco (che ha preso il testimone dalla ideatrice «Famija Bovesana» di fine secolo scorso, inizio millennio, guidata dallo scomparso Giulio Chiapasco).
Il primo, dopo introduzione, inserito del pomeriggio del 1° gennaio, è stato della peveragnese Anna Grosso, l’hanno seguita Gianfranca Prato, Candida Rabbia (presentatrice nelle scorse edizioni, solo primo intervento), il mago Antonio Baudino, la memoria storica bovesana Italo Giubergia. Ed altri contributi ancora son arrivati anche da Luigi Lorenzo Vaira di Sommariva del Bosco, da Ines Revelli di Peveragno (intervento di Adriano Toselli), da Lorenzina e Sandro Dutto del Vallone dei Cerati. I costi possibili hanno impedito l’abituale ricca parte musicale, stavolta.
Un corale, «distanziato», saluto finale è arrivato dal Direttivo della Pro Loco, in attesa di rinnovo, congelato, causa pandemia, da un anno. La speranza è di poter rivedere il pubblico, anche se davvero tantissimi son stati, da subito, i «contatti» on line.
Italo Giubergia ci manda fotografia di una edizione di qualche anno fa, con lui insieme a “Barba Guido”, Giudo Musso di Spinetta, storico conduttore. Per tuti i video bisogna collegarsi alla pagina Facebook della Pro Loco di Boves.
ATos