Costruito a inizio del 1900, il forno di Rocca Cigliè è nato come edificio di pertinenza di un’abitazione privata e a lungo è stato utilizzato per produrre il pane poi venduto nella bottega attigua. Quando, a metà degli anni ’80, l’attività commerciale ha cessato di esistere, le famiglie del paese hanno proseguito a utilizzare il forno per la produzione di pane destinato all’autoconsumo. L’utilizzo condiviso del forno basato sulla consuetudine si è protratto sino al 2017, quando è stato deciso di costituire l’associazione “Amici del Forno” e di sottoscrivere un contratto di comodato d’uso gratuito con la proprietà, anche per manlevare i proprietari da qualsiasi responsabilità in merito ad eventuali incidenti ai danni dei frequentatori dei locali e per farsi carico della manutenzione dello stesso. Con la costituzione dell’associazione, oltre che per le famiglie prettamente roccacigliesi, il forno è diventato un riferimento per soci provenienti dai comuni limitrofi. Pochi mesi fa c’è stato un passaggio di proprietà della casa e del forno attiguo. L’immobile è stato acquistato da una famiglia di olandesi, i quali hanno stipulato un nuovo contratto di comodato d’uso gratuito, dimostrando una grande sensibilità nei confronti dell’associazione e della sua buona pratica di recupero delle tradizioni contadine da tramandare alle generazioni future. Una finalità per la quale, a giugno del 2020, il sodalizio dell’Alta Langa monregalese è stato premiato all’interno della terza edizione di “Coltivare e Custodire”, l’appuntamento ideato dalle Aziende Vitivinicole Ceretto e dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.