Nel mese di febbraio è prevista la cerimonia di insediamento e presentazione ufficiale del programma con tanto di “lectio magistralis” sul tema “attualità e prospettive del calendario agrario contadino”. A marzo, si terranno gli “Stati Generali della Sostenibilità Vitivinicola”, in collaborazione con Slow Food e con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Saranno presentati il nuovo manifesto internazionale di Slow Wine e il progetto di logistica integrata promosso dal consorzio del Barolo. Ad aprile sarà la volta di mostre temporanee di etichette da vino storiche nei castelli di Langhe e Roero. A maggio, spazio ai forum sulle nuove frontiere della narrazione enologica. Giornalisti, blogger e registi di fama si confronteranno e dialogheranno con gli addetti ai lavori (vignaioli, addetti marketing, uffici stampa cantine) sui nuovi linguaggi del vino.
In estate, invece, grande protagoninsta sarà il Museo del Vino. A giugno ci sarà l’“Hall of Fame del vino Italiano”: il WiMu di Barolo accoglierà le stelle del vino italiano. A luglio gli scenografici vigneti del Barolo diventeranno, nei weekend di tutto il mese, un immenso palcoscenico naturale per artisti, musicisti, cantastorie, scrittori, attori che faranno rivivere in maniera del tutto originale questi luoghi solitamente consacrati al lavoro.
In agosto, torna il tradizionale Calici di Stelle, mentre settembre si celebrerà il “Decennale del WiMu” rimandato lo scorso anno a causa del Covid. Per l’occasione si sta predisponendo un intenso weekend di attività, con l’avvio di scambi e gemellaggi con istituzioni museali in Italia e nel mondo.
A novembre gli appuntamenti si concludono con la “convention” annuale delle Città del Vino.
Gli eventi potranno subire variazioni in base all’evoluzione dell’emergenza Covid-19. Tutti gli aggiornamenti saranno consultabili sul sito internet: www.barolo-piemonte2021.it