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«Un modello unico a livello nazionale»

L’Asl Cn2 elogia i progetti e il dinamismo della Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra

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Attraverso una nota stampa, l’Asl Cn2 del di­rettore generale Mas­­­simo Ve­glio ha rin­graziato la Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra Onlus perché «dal 2008 a oggi ha interpretato e risposto al meglio e con prontezza ai bisogni dell’Azienda e del suo territorio». «La Fon­da­zione», prosegue la nota, «si è spesa su più fronti, supportando l’operatività dei due ospedali storici di Alba e Bra e, nel contempo, dotando l’Ospedale Michele e Pietro Fer­rero di apparecchiature, im­pianti, strumenti diagnostici e arredi e finanziando progetti di collaborazione con varie università. Inoltre, si è impegnata in modo continuativo nel promuovere la ricerca clinica, nonché l’attività di formazione del personale».
Tra gli accessori donati si segnalano, tra i tanti, i solleva-pazienti elettrici a binario per la movimentazione in sicurezza in ogni camera di degenza e in altri locali, che formano una “rete a soffitto” lunga 4 chilometri; rete che rende il nosocomio di Verduno secondo in Europa alle spalle del Ka­rolinska di Stoccolma. Di par­ticolare rilievo il si­stema robotico “Da Vinci” che è stato messo a disposizione grazie all’impegno della Fon­dazione per consentire di effettuare interventi chirurgici ricorrendo alle più moderne tecniche. Me­ritano una citazione pure i contributi garantiti per illuminare la pista dell’elisoccorso 118 a Cor­te­mi­lia, fon­da­men­tale per l’assistenza notturna ai pazienti della Valle Bormida e le borse lavoro e le iniziative formative a favore del personale medico.
Anche nel corso del 2020, la Fondazione non ha mai fatto mancare il proprio supporto, ponendosi al fianco dell’Asl Cn2 per affrontare l’emergenza coronavirus Covid-19.
Su questo fronte, si segnalano il progetto per accogliere gli operatori sanitari giunti nel nostro territorio al fine di fronteggiare la pandemia, oltre all’acquisto di letti elettrici da destinare alla terapia intensiva e a quella sub-intensiva, di dispositivi di telemedicina, di un robot statunitense per l’igienizzazione degli ambienti, di un’unità mobile per la radiografia, di fonendoscopi elettronici e di tablet per consentire ai pazienti in isolamento di restare in contatto con le rispettive famiglie. Tutto ciò senza dimenticare l’iniziativa avviata dalla Fondazione con l’artista Valerio Berruti, che ha permesso di attivare un ambulatorio mobile polidiagnostico al servizio del territorio. «In parallelo», sottolinea l’Asl, «la Fondazione non ha fatto mancare il proprio sostegno alle attività ordinarie e ora si sta già prodigando per realizzare due “sogni nel cassetto”: la creazione di un parco curativo negli spazi che circondano il nosocomio e l’a­pertura, nei locali dell’ospedale, di un auditorium. Il nostro “grazie” non sarà mai sufficiente rispetto a quanto è stato fatto, perché la Fondazione, il cui modello è unico in Italia, è un esempio di generosità e di realtà capace di comprendere a fondo i bisogni della comunità».