Ieri, lunedì 18 gennaio, dopo mesi di didattica a distanza, gli studenti delle scuole superiori di Alba sono ritornati sui banchi. Come nel resto del Piemonte, lezioni in presenza limitate al 50% e misure di sicurezza messe in atto all’ingresso e all’interno delle strutture scolastiche. Una ripresa che ha incontrato il commento positivo di Roberto Buongarzone, preside del Liceo Classico Govone e del Liceo Artistico Gallizio: “noi dirigenti, il corpo docenti e i ragazzi siamo tuti contenti di essere di nuovo a scuola. La didattica a distanza ha molti limiti ed è importante che i ragazzi possano frequentare le lezioni in presenza. Dal mio punto di vista si potrebbe andare avanti così fino a fine emergenza. Il 50% della didattica in presenza permette lo svolgimento di un anno scolastico regolare.”
A smorzare l’entusiasmo le diverse preoccupazioni sul fronte organizzativo. In primis, dove tenere i ragazzi durante la pausa pranzo in vista dei rientri pomeridiani. “Non siamo attrezzati con un sistema mensa e non disponiamo di un numero sufficiente di docenti per sorvegliare tutti i ragazzi. Da mercoledì opteremo per una pausa compressa a 25 minuti nella speranza di ovviare a questo problema senza essere costretti ad allontanarli da scuola.”
Gli spostamenti casa-scuola restano il nodo più spinoso. Nonostante il piano di potenziamento dei trasporti pubblici messo in atto dalla Regione Piemonte, molti genitori lamentano ancora un’eccessivo sovraffollamento sui mezzi e alle fermate: “la situazione è migliorata, però non sono stati ancora risolti tutti i problemi. La provincia di cuneo è una provincia difficile, con tantissimi piccoli paesi raggiunti ancora da troppe poche corse. Una direttrice come quella che da Torino arriva ad Alba raccoglie molti studenti e in certi orari è ancora troppo affollata.”