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«I vantaggi della vitamina D in epoca di Covid»

Il dottor Francesco Morabito fornisce alcuni consigli per affrontare meglio la pandemia

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Il Covid è un nemico ma non è invulnerabile. Su questo tema abbiamo in­ter­pellato Fran­ce­sco Mo­ra­bito, ex numero uno del­l’Asl Cn2 e oggi direttore sanitario della se­de albese del Centro Medico Cidimu. «Siamo stati proiettati nel futuro: per me, amante di cinema e fantascienza, è stato co­­me approdare in un mon­do dove la realtà supera la fantasia. E devo ammettere che è stato scioccante», esordisce Mo­rabito. Poi ag­­giunge: «Le mie emozioni sono un po’ quelle di tutti: il coronavirus ci ha cambiati». Ciò si riflette anche nell’approccio medico. «Le problematiche di tipo psiconeuropatologiche, quali ne­vrosi, psicosi, sindromi ansioso-depressive, crisi di panico, necessiterebbero di un’ap­­­pro­fondita ri­­flessione da par­te degli esperti. Noi medici, in­fatti, ci siamo trovati completamente di­sarmati di fronte a un nemico invisibile», osserva Mora­bito, il quale, in questi mesi, tra le altre cose, si è dedicato a valutare il percorso epidemiologico per quanto concerne il territorio di Langhe e Roero. Cosa è emerso? Risponde il medico albese: «An­zitutto, mi sento di condividere le iniziative intraprese a livello re­gio­nale e, a questo proposito, desidero complimentarmi con il pre­si­dente del Piemonte Alberto Cirio, l’assessore regionale Luigi Icardi e i lo­ro collaboratori per il lavoro svolto, stante la grave ca­renza di personale medico e paramedico creatasi negli anni precedenti, come ho peraltro evidenziato più volte sulle pagine di IDEA. Ri­ten­go inoltre doveroso tributare un encomio a tutti i colleghi che hanno combattuto e che stanno combattendo sul campo, in ogni postazione», dichiara Mo­rabito, aggiungendo: «Ho ag­giorna­to il più possibile il mio sa­pere, consultando pubblicazioni e ricerche e, soprattutto, confrontandomi con i colleghi in prima linea. Alla luce di ciò, mi sento di evidenziare come sia opportuno continuare ad adottare tutti gli accorgimenti che ormai conosciamo a memoria (ma­scherina indossata coprendo naso e bocca, di­stanziamento e lavaggio ade­gua­to delle mani)».
Un invito a mantenere alta la guardia. È così? Ancora Morabito: «Al mo­mento non abbiamo evidenze scientifiche che dimostrino che il Co­vid possa aver perso virulenza, ma certamente sappiamo che è al­tamente diffusivo. Per questo, ai primi sintomi, è opportuno rivolgersi con tempestività al medico curante e seguire le indicazioni». Morabito ha le idee chiare anche per quanto concerne gli altri ac­corgimenti da mettere in atto. Le sue parole: «So­no propenso a suggerire una vita sana sia sotto il profilo alimentare sia per ciò che ri­guarda l’attività fisica. Esistono poi integratori alimentari che considero utili. In particolare, penso che la vitamina D possa essere mol­to utile. La mia convinzione è determinata in pri­mo luogo dall’esperienza maturata come medico: la vitamina D è fondamentale per l’apparato scheletrico, prevenendo fratture e osteoporosi, stimolando l’assorbimento del calcio e del fosforo; la stessa è importante per contribuire ad antagonizzare il diabete di tipo 2; inoltre, au­menta la tonicità muscolare e la forza fisica».
«Ammetto», conclude Morabito, «che mi hanno col­pito, in positivo, gli oltre 100 lavori del professor Gian­carlo Isaia e dei suoi collaboratori, i quali evidenziano il valore antimicrobico della vitamina D su svariati virus e i suoi effetti benefici sulle patologie degli anziani. Ta­li studi mostrano che la vitamina D può intervenire a vari livelli nel caso del Covid, favorendo la risposta immunitaria. Sono quindi convinto che l’assunzione di vitamina D possa essere efficace contro il coronavirus, specie per le persone a ri­schio e per gli anziani. In generale, sono fiducioso per il futuro, confidando nel vaccino, che credo possa essere la soluzione tanto attesa per poter uscire dal dramma che stiamo vivendo».

BaNNER
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