Finalmente si torna in campo, sperando che possa essere la prima partita di una lunga (e serrata) serie. La Serie B di pallavolo giocherà sabato il primo pallone di una stagione 2020/21 di fatto diventata 2021, ma che è pronta a regalare tante emozioni.
Al via anche il Gerbaudo Volley Savigliano, pronto a vivere dieci partite in 64 giorni. Un filotto intenso, ma di questi tempi ci si accontenta. Ad aprirlo, lo scontro casalingo contro il PVL Cerealterra Ciriè, che romperà il ghiaccio dopo mesi di attesa, stop, tamponi, positività, nuove ripartenze, incertezze e tanto altro.
A raccontarceli è coach Roberto Bonifetto, che non nega la complessità di questi mesi: “Sono state settimane di avvicinamento sicuramente non facili. Abbiamo ripreso la seconda settimana di dicembre, con un allenamento fisico distanziato in presenza e due a casa. Nelle vacanze di Natale, abbiamo ripreso a vederci in palestra, seppur con la paura di qualche ragazzo per quelli che potevano essere i rischi per il suo lavoro. Poi, poco per volta la serenità si è riappropriata del gruppo e da due settimane ci stavamo allenando nuovamente con buona intensità, benché la qualità non sia ancora la migliore”.
Già, perché tra gli aspetti difficili c’era proprio anche il doversi confrontare con i dubbi degli atleti: “Abbiamo lasciato aperta la scelta ai ragazzi, perché capivamo benissimo la situazione: è una realtà di incertezza, che rischia di inficiare anche il lavoro privato di ognuno di noi, quindi sappiamo bene che non è facile. Siamo partiti con calma, poi l’entusiasmo è ritornato e ora siamo qui per provarci”.
Ora il primo test vero, contro Ciriè: “Sicuramente ci manca tanto la pallavolo giocata, anche perchè noi siamo cambiati tanto rispetto allo scorso anno, tra addii e cambiamenti di ruolo. Noi non abbiamo fatto amichevoli, per evitare altre complicazioni, mentre Ciriè non si è praticamente mai fermata, se non nelle vacanze di Natale, ed ha affrontato anche qualche test. A loro volta sono molto rinnovati, ma hanno mantenuto le loro caratteristiche: insidiosi in attacco e forti a muro. Dovremo essere bravi a organizzare la nostra fase break per vincerla”.
Si riparte da qui, in un campionato fitto e incerto: “La formula che è nata era la migliore che si potesse immaginare. Quello che mi dispiace e non sapere per cosa si gioca, perché al momento non è ancora chiaro quali saranno gli scenari della post-season, ma capisco che non sia facile avere già le idee chiare”.