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Domenica 24 gennaio si è svolta, in sordina per le restrizioni date dal Coronavirus, la festa della Beata Paola. Ottima organizzazione dei commercianti e artigiani benesi nel portare a domicilio le trippe, piatto classico della tradizione che da sempre si consumava il giorno della fiera; quest’anno non potendo fare un pranzo come gli altri anni, è stato organizzato un servizio a domicilio.
Per i festeggiamenti religiosi si è svolta la novena nella chiesa di San Francesco dove riposano le spoglie della Beata Paola, mentre ieri la messa è stata celebrata nella Chiesa Parrocchiale M.V.Assunta, al termine della quale il parroco Don Bergonzo e il Sindaco Ambrogio si sono recati presso la cappella gentilizia della Beata Paola dove da tradizione il Sindaco accende un cero alla Beata Paola come ringraziamento della città di Bene per essere stati graziati nel 1630, quando la peste non entrò in Bene Vagienna e questo fu attribuito all’intervento provvidenziale della Beata Paola.
Il cero quest’anno si è acceso, a differenza dello scorso anno che non si accese e come sappiamo tutti è stato un segno di cattivo presagio. Speriamo che l’accensione di quest’anno dia speranza e aiuti quanto prima ad uscire da questa pandemia che miete morti e disperazione nelle nostre famiglie.
