Il circolo saluzzese di Fratelli d’Italia, presieduto da Alessio Pellegrino, ha diramato un comunicato stampa relativo alla gestione dell’ospedale di Saluzzo.
“L’Ospedale di Saluzzo ha avuto modo di prestare un servizio indispensabile nel corso
dell’emergenza sanitaria. Un orgoglio per tutto il saluzzese di cui andare fieri. In questo periodo la terapia intensiva adibita continua nel suo compito fondamentale, ma
fortunatamente i restanti spazi non registrano criticità.
Riteniamo pertanto sia necessario ragionare sul ripristino repentino del servizio di Pronto
Soccorso. Ad oggi inoltre sono impossibilitate le visite, i controlli e gli esami pneumologici, reumatologici e fisiatrici. Anche gli esami al polisonnogramma restano sospesi, così come bloccate sono le cure odontoiatriche e le ecografie e risonanze di classe B.
Non ci sono notizie di un ritorno al nosocomio di Saluzzo di un’eccellenza quale il reparto di oncologia. Crediamo che sarebbe opportuno operare nella ristrutturazione di questi servizi, calendarizzando un sostanziale ritorno alla normale amministrazione.
Il servizio sanitario saluzzese non può che considerarsi indispensabile ad una zona baricentrica come la nostra. Oltre alla pianura, l’Ospedale é un riferimento per le nostre Valli Po, Bronda, Varaita, Infernotto e Maira. Chiediamo dunque uno sforzo ulteriore a salvaguardia dell’intera area.
Saluzzo, da anni ormai subisce un declino e un depauperamento di servizi, che sta rendendo una cittadina dall’incredibile potenziale l’ultima delle “periferie dell’Impero”. Ne é un amaro esempio anche il prossimo trasloco della Maxi Emergenza all’aeroporto di Levaldigi, la cui sezione “nazionale” ha per anni cercato spazi adeguati in Saluzzo, inascoltata.
Perdiamo un altro servizio, ma crediamo vada preservato l’Ospedale. Comprendiamo le simpatie verso il concetto di “decrescita felice” manifestate dalla nostra amministrazione, ma certamente non possiamo condividerle.
In questo senso, infine, crediamo vada analizzata con massima serietà la proposta tornata in auge di una struttura condivisa con le aree di Savigliano e Fossano. Una possibilità che Saluzzo deve sfruttare come volano, anche, per un ammodernamento sostanziale di infrastrutture ormai al minimo storico. Si valuti una posizione che non penalizzi Saluzzo. Il marchesato non può essere la selva oscura del cuneese.”