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In prima linea ci saranno anche i farmacisti che svolgeranno un ruolo chiave

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Nella campagna di vaccinazione contro il Covid scenderanno in campo anche i farmacisti. L’accordo con Federfarma Pie­monte e Assofarm è stato siglato nei giorni scorsi. L’assessore regionale alla sanità Lui­gi Icardi ha sottolineato il fatto che «l’ac­cordo assicurerà una copertura vaccinale capillare». Come nel ca­so dei medici di medicina generale, per il coinvolgimento dei farmacisti bisognerà attendere la disponibilità del vaccino Astra Zeneca (o altro con analoghe caratteristiche), che consenta la conservazione attraverso i frigoriferi in dotazione. L’ac­cordo con i farmacisti riguarda in particolare due aspetti: la logistica e la somministrazione di­retta del vaccino. Riguardo alla logistica, sulla qua­le la Sanità stanzierà circa un milione di euro, i farmacisti po­tranno occuparsi del­­­lo stoccaggio, della distribuzione e del­la consegna su prenotazione dei vaccini ai medici di medicina generale, secondo le procedure utilizzate nella campagna antinfluenzale. In più, la som­­ministrazione del vaccino potrà av­venire direttamente in farmacia, con la supervisione di un medico. Sul piano eco­nomico, le inoculazioni verranno re­tribuite dalla Sanità Pubblica alla pari di quelle effettuate dai medici di medicina generale (circa 6,5 euro a iniezione). «Anche in questa fase la farmacia è parte integrante della filiera sanitaria, accanto ai medici e alla Regione, nell’interesse e a tu­tela del cittadino», dichiara Massimo Ma­­­­na, presidente di Federfarma Piemonte. Ag­giunge Mario Corrado, coordinatore re­gionale del­le farmacie comunali e membro della Giun­ta Nazionale Assofarm: «Si ribadisce il ruolo della farmacia tutta, in un’ottica di tutela della salute, lavorando tutti insieme, ciascuno con il proprio ruolo».