Domani, venerdì 29 gennaio alle 20,45, nel quadro delle celebrazioni per la Giornata della Memoria, si terrà un incontro online organizzato dalla Libreria La Torre di Alba, in collaborazione con l’Anpi, nel corso del quale sarà presentato il volume di Alberto Cavaglion dal titolo “Primo Levi: guida a Se questo è un uomo” (Carocci Editore, 2020). All’incontro a cui parteciperà l’autore, si potrà assistere tramite la pagina Facebook della Libreria La Torre.
Le ragioni per cui vale la pena seguire la presentazione sono molteplici. In primo luogo, a differenza di altri autori che si sono cimentati con l’esperienza di Auschwitz, Primo Levi non calca la mano sul ricordo che trionfa sul massacro, ma rappresenta gli orrori di cui l’uomo è capace nella prospettiva di un mondo a venire in cui il ricordo degli orrori diventa inutile.
Ma “Se questo è un uomo” è anche un libro diverso dagli altri scritti di Levi. L’anomalia e il suo fascino consistono nell’impossibilità di rinchiuderlo in un genere, essendo diario, saggio di storia, operetta morale. Stupiscono la forma nuova data a riferimenti antichi, inattuali, e la imprevista supremazia dell’umanesimo sulla scienza. Questo doppio effetto di sorpresa spiega perché nel 1947 non fu compreso e perché sia indispensabile, oggi, un’indagine rigorosa sulle fonti.
Analizzare la complessità dell’opera e la sua importanza è il compito che si è dato nel suo ultimo saggio Alberto Cavaglion, il quale insegna Storia dell’ebraismo all’Università di Firenze. Con il libro “La Resistenza spiegata a mia figlia” (Feltrinelli, 2015) ha vinto il premio “Lo Straniero”. Per Carocci Editore ha pubblicato “Verso la Terra Promessa. Scrittori italiani a Gerusalemme da Matilde Serao a Pier Paolo Pasolini (2016)”.
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