Il conduttore di “Non è l’Arena” è sotto scorta dal mese di luglio. Il provvedimento è scattato dopo le minacce ricevute da Giletti in seguito al suo lavoro d’inchiesta sul tema delle scarcerazioni dei boss, puntando il dito sulla gestione del Ministero di Grazia e Giustizia
e contro la liberazione di centinaia di conndannati al 41bis, lasciati ai domiciliari. Giletti è anche imprenditore: si occupa dell’azienda
di famiglia che ha sede nel Biellese.