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«Siamo al fianco di chi si batte in prima linea»

Grazie al progetto “Roero emergenza Covid-19” è stato donato un mezzo all’Asl Cn2

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Si tratta di una significativa azione di solidarietà con­creta e voglia di im­­pe­gnar­si con il cuore e con i fatti che, partendo dalla sinistra Tanaro, coinvolge in maniera diretta popolazione, associazioni, a­zien­de e istituzioni locali. Un’a­zio­ne che è stata ribattezzata “Roero emergenza Covid-19”. Nello specifico, stiamo parlando del progetto nato nei pri­mi giorni di emergenza sanitaria, ovvero quasi un anno fa, e portato avanti dal Rotary Club Ca­nale-Roero (a partire da un’intuizione dell’allora presi­den­te Fa­brizio Costa) e dai “cu­gini” del Lions Club Canale-Roero, all’epoca guidati da Mau­rizio Bergadano.
Una serie di gesti importanti: una raccolta fondi mirata a re­perire risorse per acquistare strumentazioni e fornire aiuti diretti per fronteggiare una questione sino a quel momento inedita, storica nella sua gravità, e che fin dall’inizio aveva trovato il prezioso supporto di altre realtà di riferimento a livello territoriale, come l’As­so­ciazione dei Sinda­ci del Roe­ro e l’Ordine dei Ca­va­lie­ri di San Michele del Roe­ro.
Tante le cose fatte in questi me­si: con una cabina di regia che ha potuto contare anche sul referente dei primi cittadini roerini, Silvio Artusio Comba, sul gran maestro Carlo Rista e sull’instancabile sindaco guarenese Simone Manzone e sui suoi “colleghi” Andrea Cauda da Montà e Carlo Porro da Ca­stagnito, altresì vicepresidente della Conferenza dei Sin­daci dell’Asl Cn2. Ente, quest’ultimo, che ora ha beneficiato di un nuovo capitolo di tale meritoria attività, ricevendo in dono un Fiat Qubo targato Er­mete Mo­tori, materialmente consegnato nei giorni scorsi, presso l’O­spedale Mi­chele e Pietro Ferr­ero di Ver­duno, alla presenza del direttore generale del­l’Asl Cn2 Mas­simo Veglio e di una delegazione della Fon­dazione Nuo­vo Ospedale Alba-Bra Onlus composta nell’occasione dal presidente Bruno Ce­retto e dal direttore Luciano Scalise.
Un atto concreto, l’ennesimo, di una campagna che ha saputo superare di gran lunga i 100mila euro di fondi raccolti e che, ora anche letteralmente su “quattro ruote”, viaggia tra le nostre colline con un Roero partecipe, oltre ogni virus, ol­tre ogni criticità.