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Talento multiforme, che si è manifestato con successo anche in ambito musicale

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Stefano Sardo è nato a Bra nel 1972. 23 anni più tardi a vedere la luce, sempre sotto la Zizzola, sono stati i Mambassa, gruppo indie-rock di cui Stefano è voce e chitarra, che ha pubblicato sei album, riscuotendo grande successo. Oltre che nella musica, il braidese ha saputo distinguersi come sceneggiatore e regista. La prima di tante sceneggiature importanti di Stefano Sardo, firmata insieme ad Alessandro Fabbri e Ludovica Ram­poldi, ha ricevuto la menzione speciale al Premio Solinas-Storie per il Cinema nel 2007 e due anni dopo è uscita in sala col titolo “La doppia ora” per la regia di Giuseppe Capotondi. Tra i suoi lavori: “Tatanka” (2011), “Workers-Pronti a tutto” di Lorenzo Vignolo (2012), “Milionari” di Alessandro Piva, “Monolith” di Ivan Silvestrini, “Baggio-Il Divin Codino” di Letizia Lamartire, firmata con Ludovica Rampoldi, “Il ragazzo invisibile”, film di Gabriele Salvatores uscito a Natale 2014, e del sequel “Il ragazzo invisibile-Seconda generazione”, anch’esso diretto da Gabriele Salvatores. Con Fabbri e Rampoldi, Sardo ha curato la serie Sky di successo “1992” e anche le stagioni successive “1993” e “1994”, si è cimentato con “In treatment, La nuova squadra I, II e III”, per Rai3, “Il tredicesimo apostolo”. Ha anche scritto e diretto il documentario “Slow Food story” nel 2013 ed è fondatore e direttore artistico del festival internazionale di cortometraggi Corto in Bra, svoltosi dal 1996 al 2016, e del festival di cinema e cibo Slow Food on Film, a Bologna nel 2008 e 2009. Il suo esordio alla regia di un lungometraggio è stato con il film “Una relazione” (che è anche il titolo di una canzone dei Mambassa nonché del libro di prossima uscita, scritto con Valentina Gaia, coautrice della sceneggiatura), le cui riprese si sono concluse a dicembre a Roma. Il cast è formato da Guido Caprino ed Elena Radonicich, insieme a Enrica Bonaccorti, Libero De Rienzo, Luigi Diberti, Thony e altri interpreti.