Quando l’adrenalina e la passione non conoscono pause e vacanze… Immaginando prove spettacolari, coinvolgenti e mettendo in luce vetture di primo piano con qualità e caratteristiche che solo Alessandro Gino, general manager del Gruppo e pilota, può testare sul campo. Con questo spirito dunque, sono continuate, anche nell’ultima parte del 2020, le importanti attività in pista e sui social del Gruppo Gino che si sono arricchite di ulteriori due significative ed entusiasmanti giornate. L’Aeroporto di Cuneo Levaldigi, è stato infatti la cornice per un’importante serie di prove in pista con alcuni dei modelli più ricercati dei brand rappresentati dal Gruppo Gino: Mercedes, Bmw, Aston Martin e Mini hanno infatto accolto con entusiasmo questo progetto fortemente voluto proprio dal General Manager del Gruppo, Alessandro Gino.
Con lui la rivista IDEA ha chiacchierato per cogliere il piacere di un’esperienza che è frutto di lungimiranza e tanta voglia di sperimentazione.
Alessandro, come è nata questa idea?
«Queste due giornate hanno rappresentato la degna conclusione di un anno che ci ha visti protagonisti non solo sul mercato, ma anche in ambìto social. Abbiamo cercato in ogni modo di coinvolgere i nostri clienti e gli appassionati di motori e, grazie al supporto delle sedi italiane, siamo riusciti a portare in pista a Levaldigi una gamma di modelli veramente importanti. Mezzi come la Classe A 45 AMG, la GTC, la Aston Martin Vantage al centro della prima giornata. E poi Bmw M2, la Mini GP e la Maserati Ghibli Trofeo, regine del giorno seguente».
Una scelta meditata e significativa quella di optare per l’Aeroporto di Cuneo…
«Assolutamente. Il nostro obiettivo aziendale è sempre stato quello di dialogare in maniera costante ed innovativa con le eccellenze del nostro territorio. Nell’estate siamo stati a Prato Nevoso con il Gino Speed Show; abbiamo proseguito con l’appuntamento di Limone Piemonte in tardo autunno ed abbiamo optato per concludere presso l’Aeroporto di Cuneo Levaldigi proprio con l’intenzione di dare continuità al nostro progetto che desidera evidenziare il valore della vettura non solo come mezzo di locomozione, ma anche come sportiva alternativa per vivere appieno le sensazioni di una vera propria competizioe sportiva, in sicurezza e su un insolito tracciato».
Tutti immaginiamo la pista come un semplice e lungo rettilineo. Voi siete riusciti a disegnare invece un percorso di handling molto interessante come si evince dai video che avete postato e che i nostri lettori possono amimrare ammirare nella versione interattiva della rivista…
«È vero. Merito della collaborazione di tutto lo staff dell’aeroporto, che ringrazio sentitamente per il supporto. Con il loro aiuto abbiamo realizzato un percorso che coinvolge non solo la pista, ma anche i raccordi. Questo ha permesso di testare le auto nelle più diverse situazioni come “chicane”, tornanti, “hammered corner” e curve lunghe. Inoltre abbiamo sfruttato l’estensione della pista per alcune prove di velocità sul chilometro lanciato».
Ha testato personalmente tutte le vetture? Quali sono state le sensazioni?
«È stata veramente un’esperienza unica in quanto ogni modello presenta caratteristiche differenti che hanno richiesto alcuni importanti giri di riscaldamento per comprendere al meglio la “risposta” alla pista precedentemente, accuratamente preparata. Chiaramente una grintosa car come la GTC ha risposto anche con tempi veramente molto interessanti ed ha confermato a pieno il suo Dna di supercar. Molto affine, come tempi e sensazioni di guida, anche la Classe A 45 che rappresenta un fantastico adattamento da strada di un’auto da corsa. Ovviamente, i riferimenti si basano su peso e struttura differenti nel caso di Aston Martin Vantage e Maserati Ghibli: in entrambi gli esempi ho potuto apprezzare le loro caratteristiche telaistiche e meccaniche che restituiscono una sensazione di guida veramente unica ed impareggiabile. Come la Bmw M2 CS che ho avuto modo di provare sulla pista ancora bagnata la sera precedente: testandola ho davvero potuto cogliere la qualità dell’assetto con ammortizzatori adattivi a controllo elettronico che rendono la guida di questa Bmw, semplice, morbida, ma assolutamente efficace. La Mini Gp 3 invece rappresenta la terza generazione delle Mini GP. È un’auto più leggera rispetto alle altre che ho provato, ma con una coppia poderosa ed un assetto davvero fantastico. Oltre alle sensazione di guida non dobbiamo dimenticare che questa vettura ha un value for money, ossia rapporto qualità prezzo, veramente molto interessante!».
Continuerete il progetto in questo 2021?
«L’esperienza estremamente positiva ed il riscontro che abbiamo ottenuto dalle visualizzazioni sui diversi social media ci hanno già fatto segnare in agenda futuri nuovi appuntamenti. Chiaramente andremo a strutturarli in maniera sempre innovativa, come è nel mood del Gruppo Gino».
La speranza è quella di poter coinvolgere nuovamente clienti ed appassionati…, vero?
«Assolutamente si. L’obiettivo è quello di proseguire sulla strada digital che abbiamo intrapreso quest’anno abbinando un ritorno alla presenza fisica di clienti ed appassionati».
Test all’Aeroporto di Levaldigi con Alessandro Gino in pista!
supercar e velocità hanno dato vita a prove che nel futuro coinvolgeranno anche i tanti clienti del gruppo gino spa