E’ di appena 32,8 metri quadrati lo spazio di verde urbano per abitante nel nostro Paese, condizione che evidenzia la necessità di un grande piano di riqualificazione urbana di parchi e giardini che migliori la qualità dell’aria e della vita. È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti su dati Istat in riferimento all’ultimo Rapporto annuale “Mal’aria di città 2021” di Legambiente.
Secondo il Rapporto, nel 2020 sono stati 35 i capoluoghi di Provincia fuorilegge per polveri sottili Pm10. Torino è maglia nera della classifica e, tra le città capoluogo piemontesi, soltanto Cuneo – con Biella e Verbania – fa registrare un numero di giorni di superamento delle soglie Pm10 inferiore ai limiti di legge.
Secondo Coldiretti Cuneo è essenziale non abbassare la guardia e intervenire in modo strutturale ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato con le essenze più adatte alle condizioni climatiche e ambientali dei singoli territori. L’obiettivo è creare delle vere e proprie “oasi mangia smog” nelle nostre città dove respirare aria pulita grazie alla scelta degli alberi più efficaci nel catturare i gas ad effetto serra e bloccare le pericolose polveri sottili.
Una pianta adulta – spiega Coldiretti Cuneo – è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno.
“Il ripopolamento arboreo di parchi e giardini è la chiave di volta ambientale di una cintura verde che colleghi il centro delle città con le periferie e raggiunga sistemi agricoli di pianura con il vasto e straordinario patrimonio boschivo presente nelle aree naturali grazie al progetto ‘Bosco vivo e foreste urbane’, piantando con le risorse del Recovery Plan 50 milioni di alberi nell’arco dei prossimi cinque anni e sostenendo i settori forestale e florovivaistico” spiega il Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo Roberto Moncalvo.
Il progetto “Bosco vivo e foreste urbane” di Coldiretti e Federforeste si pone l’obiettivo di gestire il patrimonio forestale in maniera sostenibile per contribuire al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050 favorendo lo stoccaggio del carbonio da parte delle superfici forestali e delle foreste urbane. “Un impegno importante – rimarca Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – anche per assicurare un presidio attivo contro il dissesto idrogeologico, incendi ed altre forme di impoverimento dei territori, contrastare l’abbandono e valorizzare la filiera del legno 100% Made in Italy”.