Un “Eco Comitato” in rappresentanza di tutta la comunità scolastica del Roero Orientale: è vero, ed è allo studio, in seno all’Istituto Comprensivo di Govone che -oltre al paese sabaudo- raduna a sé anche le realtà territoriali di Castagnito, Castellinaldo d’Alba, Magliano Alfieri e Priocca. Studenti, insegnanti, personale amministrativo e ausiliario, genitori, associazioni locali e amministrazioni civiche: ma anche i gruppi di Protezione Civile di quest’area che va dalla Valle Tanaro e sino ai confini con la parte settentrionale del Roero e con il vicino Astigiano.
Con quale obiettivo? Lo spiega la stessa dirigente scolastica prof. Gabriella Benzi: «Dare concretezza all’adesione del nostro Istituto al programma “Eco-Schools”, gestito dalla Fondazione per l’Educazione Ambientale». Questa istituzione ha un carattere addirittura “mondiale”: essendo impegnata in circa 80 nazioni del pianeta, operando come un’organizzazione internazionale non governativa e no-profit che agisce dal 1981 a partire dalla sua sede a Copenhagen, Danimarca.
«L’obiettivo principale dei programmi del Fee -precisa la Dirigente- è la diffusione delle buone pratiche ambientali, attraverso molteplici attività di educazione, formazione ed informazione per la sostenibilità».
Una task-force, dunque: che, proprio in questi giorni, sta muovendo i primi passi. A partire dalla richiesta, ai sindaci interessati, di designare un proprio ambasciatore in questa vera e propria squadra: «Per farsi da portavoce delle esigenze ambientali del territorio, e sostenere le iniziative del programma», aggiunge la Benzi.
E le designazioni ci sono state, così come il primo punto di ritrovo: in videoconferenza, all’esordio venerdì scorso. Tanti i punti toccati, così come le idee emerse. Il tutto, con la consapevolezza di poter fare bene: interagendo immediatamente con la delegazione dei ragazzi, pronti e partecipi. Del resto, stiamo pur parlando di un istituto che fa della formazione vicendevole uno dei suoi punti-cardine: basti pensare al progetto “Io tutor” e alle tante occasioni in cui gli alunni si sono trovati a vestire i panni e i ruoli di insegnanti a loro volta, in una didattica che fa sempre più leva sulle tecnologie ragionate.
La dirigente è stata nominata in modo unanime come presidente dell’Eco-Comitato: la segretaria sarà la prof. Laura Raspino. Un progetto corale, territoriale: con i rappresentanti dei Comuni coinvolti dal Comprensivo (Carlo Porro come sindaco di Castagnito, Enrica Ponte vice sindaco a Priocca, gli amministratori Franco Molino e Franco Marello, i funzionari Fabrizio Massarone e Paolo Destefanis), dei gruppi di Protezione Civile (Alessandro De Zolt, Silvano Brocardo, Piergiorgio Azzalin, Graziella Grasso, Luciana Giolito), i docenti Stefania Manessero e la stessa Raspino, assieme alle colleghe Elvira Rocco, Maria Teresa Cravanzola, Luciana Ceca, Antonella Roagna, Grazia Cosentino, Silvana Sacchetto, Francesca Marano e Albertina Lano), l’ambasceria del personale Ata composta da Vincenzo Ambrosio, Domenica Cravanzola e Daniela Sperone, i delegati dei genitori ossia Emanuela Basilicata, Giuseppe Gatto, Stefano Filippini ed Elio Allerino.
E gli studenti, soprattutto: perché qui si gioca alla pari, tutti insieme. Già dall’incontro di venerdì si sono ben distinti Gabriele Eusebio, Pietro Cordero, Giorgia Picollo e Carolina Gallino: perfettamente a loro agio al virtuale tavolo con gli adulti, spesso pronti quest’ultimi ad ascoltarli.
I ragazzi sono più che semi destinati a germogliare nell’educazione civica: sono già fiori, pollini, api, frutti: occhi che guardano e che raccontano. Per questo, verrà realizzato anche un docu-film sul progetto: per documentarlo, per capire la genesi tra la consapevolezza del “prima”, il suo sviluppo, e ciò che si potrà concretamente insegnare e attuare. E’ un obiettivo alla portata, qui, nel Roero Orientale.
E’ una mossa significativa, quella dell’ Eco Comitato: perché offre un’ulteriore misura di una scuola (che già da tempo è stata riconosciuta come “Polo regionale” per le avanguardie educative) in cui esiste davvero una piena interazione tra alunni e contesto circostante, e dove la sensibilità all’ambiente potrà davvero definirsi “3.0”, evoluta, da esempio.
Paolo Destefanis