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Valanghe e zona gialla: l’Uncem chiede attenzione e lungimiranza

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“Da un parte il forte pericolo di valanghe causate dallo sbalzo termico, dalle condizioni della neve. Dall’altro molte regioni alpine che tornano in ‘gialle’. Il combinato disposto di queste due cose, diverse per natura e contesto, chiede la massima attenzione. Serve lungimiranza. Per evitare incidenti, come quelli avvenuti nelle ultime ore. E per evitare che venendo meno i limiti per gli spostamenti, dilaghi il contagio covid, riportando poi le regioni in zona arancione o rossa.

La montagna non è una zona priva di rischi, anche negli spazi aperti. Mai la montagna uccide, lo abbiamo sempre detto, ma occorre aver presente che una serie di comportamenti su piste e fuoripista condizionano opportunità e certezze. Servono precise accortezze, senso del rischio e massima attenzione, che vuol dire ancora una volta spostamenti solo se necessari, ma anche consapevolezza dei propri limiti e delle proprie competenze nel fare sport e attività motoria, oltre che analisi delle condizioni meteo e della neve.

Uncem vuole evitare che da domani, in zona gialla per tante regioni, ci siano assalti alle aree montane del Paese, sottovalutando rischi della neve, del ghiaccio e delle condizioni meteo, con sbalzi termici che possono comportare altre valaghe. Studiamo i luoghi e usiamo buonsenso con tutte le misure di sicurezza, collettive e individuali, possibili”.

Lo affermano Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, e Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte.

c.s.