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Siglato l’accordo di rete tra Compral Latte e Inalpi

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Due gocce, una rossa, l’altra blu. Due simboli che riprendono i colori delle aziende Inalpi e Compral latte che insieme significano passione e natura, e nella loro semplicità sono tutto un programma: Milk Plus, che ha il sapore di un impegno comune e condiviso.
È il logo del contratto di rete sottoscritto dalla Compral Latte con l’Inalpi. Un simbolo per una ulteriore sfida: fare di più per un prodotto sempre più all’altezza della richiesta dei consumatori. Conso­lidare e sviluppare la filiera del latte piemontese nel solco del progetto che unisce visione ed alta innovazione lanciato undici anni fa con il supporto della Coldiretti e la convinta partecipazione del colosso dolciario Ferrero.
La nuova sfida, che è un “Plus” anche per il momento in cui nasce, segnato dalla pandemia, è volta dunque a migliorare ancora l’efficienza e la competitività produttiva. L’obiettivo guarda ai prossimi 4-5 anni, da raggiungere lavorando sodo sulla strada della qualità, della sostenibilità e del benessere di tutti gli attori della filiera, elementi imprescindibili per una crescita capace di portare benefici al territorio e alla nostra regione.
Precisa il presidente Inalpi, Am­brogio Invernizzi: «Siamo fermamente convinti che il progetto Milk Plus costituisca un’interessante opportunità. La creazione di un sistema integrato che crea sinergia tra il tessuto cooperativo, rappresentato da Compral Latte, e quello dell’agroindustria a cui appartiene Inalpi, è certamente una sfida, che riteniamo vincente e che ci consentirà di raccontare il prodotto, il percorso che compie, le sue proprietà, l’elevata qualità da cui è contraddistinto».
Spiega il direttore Compral, Barto­lomeo Bovetti: «Siamo competitori nel mercato globale, per questo abbiamo scelto con il presidente Inalpi, Ambrogio Inver­nizzi, lo slogan del Milk Plus. Il Piemonte è nel cuore dell’Europa e la dimensione internazionale ci appartiene, perché è quello lo spazio in cui occorre operare oggi. L’ingaggio è all’insegna della massima sostenibilità e­co­no­mica e ambientale, con un’at­tenzione specifica al benessere ani­male. Il contratto di rete con Inalpi si fonda su protocolli di filiera che prevedono 104 parametri di controlli che per parte nostra investono non soltanto la materia prima ma il complesso della vita aziendale. Milk Plus vuole dire anche questo».
Osserva Raffaele Tortalla, presidente della cooperativa Compral Latte: «Siamo partiti in 100 nel 2009 con una raccolta di 1600 quintali al giorno. Oggi i soci sono 250, e dietro di loro ci sono le famiglie, per un totale malcontato di 1300 persone. Ogni giorno le nostre quattro aziende di trasporto recapitano alle torri di sprayatura dell’Inalpi di Moretta la bellezza di 5200 quintali di prodotto. L’Inalpi punta a raddoppiare gli impianti e noi dobbiamo prepararci per essere pronti a fornire 8 mila quintali di latte, facendo un passo dopo l’altro, nella gradualità che ci contraddistingue, tenendo sempre la barra ferma sui bilanci».
«Tutto questo», sottolinea Tortalla, potremo farlo, come abbiamo fatto finora, grazie al grande lavoro svolto dai nostri specialisti, dai tecnici di campagna, dai ricercatori del sistema Arap e dalle Associazioni di razza. Negli anni abbiamo moltiplicato la massa di raccolta dati e la capacità di finalizzarli alla consulenza tecnica in allevamento, alla tracciabilità, e a tutta la complessa e fondamentale attività del controllo-qualità nell’ambito delle filiere di produzione, nostro orgoglio e punto di forza».
Se il concetto base è la filiera corta tracciabile e certificata, un ulteriore elemento costitutivo della filosofia che ispira il contratto di rete tra Compral e Inalpi è l’adesione a un modello di economia circolare in cui l’utilizzo delle energie rinnovabili e la riduzione delle emissioni sono punti fermi. «È un traguardo che stiamo raggiungendo», nota il direttore Compral Bovetti. «Già ora il 78 per cento degli allevamenti fa uso di energia green, anche in virtù di un accordo con la società eViso. E per ridurre le emissioni in ogni settore abbiamo aggiornato e potenziato la catena logistica, ottimizzando i trasporti, i servizi e le risorse professionali».