Basket – L’Abet Bra rinuncia alla Serie C Gold: “Troppa incertezza sul futuro”

Il sodalizio braidese, però, rilancia: "Lavoriamo sin d'ora sul 2021/2022, puntando in particolar modo sul settore giovanile"

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Una scelta sofferta ma doverosa. Abet Basketball Team 71 Bra rinuncia a partecipare al campionato di C Gold per la stagione in corso, quella non ancora cominciata per l’esplodere della seconda ondata della pandemia ma ora disegnata dai vertici della FIP regionale, con i protocolli emessi dalla Federazione Italiana Pallacanestro.

Al termine fissato dal Comitato Regionale Piemonte alle ore 13.00 di lunedì 8 febbraio 2021 risultano essere 6 le squadre che hanno rinunciato ed altrettante quelle che hanno confermato la partecipazione.

“Seppure il Comitato Regionale Piemonte abbia dato alle società la possibilità di ricominciare osservando i protocolli stabiliti dalla FIP e ha raccolto le adesioni al campionato tra le squadre di C Gold – dichiara il Presidente Gianfranco Berrrino – noi abbiamo deciso di rinunciare.

A monte di questa scelta ci sono tanti motivi, a partire dall’incertezza sul futuro oltre che per le tante, troppe difficoltà a organizzare i controlli sanitari in occasione dello svolgimento dell’attività sportiva; poi la situazione contingente dal punto di vista sanitario, prima di tutto, ma anche da quello economico. Una decisione sofferta, però ben ponderata. Con la consapevolezza che il cammino non si è concluso, ma solo interrotto.

Nelle prossime settimane inizieremo già a pianificare la stagione 2021/22, ipotizzando costi e possibili risorse a disposizione. In questi mesi ci dedicheremo completamente al settore giovanile e alle attività di minibasket. Abbiamo in cantiere diversi progetti per far crescere questo comparto, ma anche idee e iniziative per far crescere tutta la società. Ci sentiamo in dovere mettere a disposizione dei nostri giovani atleti le risorse per recuperare un anno perso, per farli crescere sotto l’aspetto sportivo e umano.

Stiamo attraversando un periodo davvero complesso, nella tragedia di questa pandemia c’è un esercito silente di adolescenti che ha bisogno di sostegno. Noi crediamo che lo sport possa essere un importante presidio educativo e su questo vogliamo investire. Bambini a adolescenti stanno pagando il caro prezzo di un anno senza sport e senza relazioni, con ripercussioni sulla loro salute e sul loro benessere sia fisico che mentale.

Investiamo per loro, per dare ai giovani e ai giovanissimi la possibilità di fare attività sportiva, in sicurezza e seguiti da uno staff preparato: una sfida importante sia dal punto di vista sportivo che culturale”.

“La pandemia ha cambiato le nostre vite e ha colpito pesantemente anche il mondo dello sport, aggiunge il Vicepresidente Roberto Burdese. Le conseguenze della crisi economica innescata dall’emergenza sanitaria peseranno per anni soprattutto sull’attività amatoriale.

Noi crediamo che oggi sia il tempo di scelte che non guardano all’oggi ma provano a darsi un orizzonte lungo: la nostra priorità sono i giovani e la salvaguardia della fondamentale funzione sociale che lo sport può svolgere. Siamo convinti del fatto che dedicare tutte le nostre energie a questa priorità sia anche il modo migliore per tornare presto a essere protagonisti tra i seniores, con una prima squadra all’altezza della cinquantennale storia dell’Abet Basketball Team 71 Bra.”