Valentino Piacentini racconta l’A4 Tonoli Scotta: “Siamo giovani, ma puntiamo a fare bene”

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Queste settimane, nelle quali gli sport procedono a singhiozzo, con solo alcune discipline che sono riuscite a trovare una certa regolarità nella disputa delle manifestazioni ufficiali, sono state l’occasione per alcuni settori solitamente meno al centro dell’attenzione per mettersi in mostra.

È il caso del tennistavolo, che in provincia di Cuneo può vantare l’eccellenza rappresentata dall’A4 Tonoli Scotta, la prima squadra maschile del Tennistavolo A4 Verzuolo, che disputa da protagonista il campionato di Serie A1.

Anche per questa ragione, gradito ospite della diciassettesima puntata di “Terzo tempo” (ancora visibile sulla pagina Facebook Ideawebtv.it e Rivista Idea) è stato Valentino Piacentini, tecnico dei verzuolesi, con il quale abbiamo fatto il punto sul percorso di crescita di un sodalizio che vanta ormai quasi 40 anni di esperienza.

“Abbiamo la squadra più giovane del campionato, come lo scorso anno, perché l’idea è quella di creare un movimento giovanile che possa sostenere anche la prima squadra – ha sottolineato Piacentini – Chiaramente, la Serie A1 rappresenta la nostra vetrina, ma non dobbiamo dimenticare che alle spalle c’è un movimento che conta circa 150 iscritti e molte squadre ai vertici dei campionati giovanili nazionali”.

Verzuolo che, attualmente, occupa la seconda posizione in classifica: “Quest’anno il campionato è difficile e quando si è giovani non si sa mai. Il calendario per ora ci ha aiutati con un inizio non impossibile, ma ci sono almeno due-tre squadre più forti di noi. Perché abbiamo puntato sui giovani? Per un discorso di crescita e per necessità, complice il Covid-19 e il conseguente rischio che i giocatori stranieri potessero avere delle difficoltà con i visti e gli spostamenti”.

Impossibile non tornare anche sull’exploit di Andrea Puppo, laureatosi vice-campionato italiano agli Assoluti di Terni lo scorso 31 gennaio: “Parliamo di un ragazzo che conosco bene, avendolo allenato anche in nazionale. C’erano le premesse per fare bene, ma non ci aspettavamo un secondo posto. È stato forte con la spregiudicatezza della giovane età. È un’impresa, ma credo sia importante per tutto il movimento italiano perché dimostra che anche i giovani possono recitare un ruolo significativo nel nostro campionato”.