La terza edizione di “Un premio alla buona volontà” si è svolta a porte chiuse, nel rispetto della normativa anti Covid nella sede Aicas Ucepi a Borgo San Dalmazzo. A distanza di un mese dall’evento il clamore suscitato dalla premiazione è ancora vivo nel ricordo dei partecipanti, selezionati dalla rinomata giuria che ha individuato i nomi dei personaggi che si sono distinti nelle varie categorie sul territorio della provincia di Cuneo, per le loro attività e iniziative portate avanti con sacrificio e dedizione nel contesto alquanto difficoltoso di quest’anno martoriato dalla difficile situazione sanitaria. Un premio che non ha bisogno di molte presentazioni, in quanto è il più ambito da tutti coloro i quali sul territorio impegnano le loro energie per far grandi queste terre. La giuria è stata presieduta da Beppe Ghisolfi, che rappresenta una vera istituzione negli ambienti economici e culturali della Granda, e ha interessato Roberto Audisio, capo delle delegazione del Fondo Ambiente Italiano della provincia di Cuneo e Carlà Tomatis, nota gallerista e artista che vanta tra le sue mostre alcune esposizioni al museo del Louvre. L’eclettico giornalista e scrittore saluzzese Gian Maria Aliberti Gerbotto, noto per la sua collaborazione con Gigi Marzullo e inviato speciale al Festival di Sanremo, ha presentato questa terza edizione del “Premio alla buona volontà”. Con attenzione e disinvoltura ha messo a proprio agio i premiati che si sono presentati, alla spicciolata, con appuntamenti prefissati, con cadenza di trenta minuti l’uno dall’altro, in modo da non creare affollamento nella sala, mentre altri premiati sono stati raggiunti a mezzo video su piattaforme web. Ogni edizione ha connotazioni diverse e particolari, il premio di questa edizione realizzato dalla dottoressa Tomatis, sintetizza il valore del premiato, ovvero aggregazione ed unione delle menti, come valore sociale ed economico di una realtà territoriale complessa che va dalle maestose montagne dell’arco alpino alle morbide colline delle Langhe. La passerella dei premiati ha visto avvicendarsi Giovanni Milano, medico chirurgo, responsabile del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta della provincia di Cuneo, e l’ex Brigadiere Capo Stefano Avanzini, volontario del medesimo corpo, in rappresentanza del “sociale”, a loro i meriti riscontrati sul campo per varie operazioni di soccorso in scenari d’emergenza, ed in particolare per la dedizione alla gestione delle operazioni che si stanno svolgendo per contrastare il Covid-19. Altro settore molto importante nell’epoca digitale è la “comunicazione”, omagiato attraverso il premio assegnato a Luisella Mellino, editore della seguitissima Radio Piemonte Sound e Barbara Pasqua, presidente della cooperativa giornalistica More News. Nel mondo del giornalismo non poteva mancare Simone Gilardi, fotografo che sta emergendo anche come regista, grazie ai suoi documentari naturalistici. Dalla comunicazione mediatica alla musica il passo è breve: in questo ambito sono stati premiati il cantautore torinese Alex D’Herin e la giovane cantautrice saviglianese Benny Curti, che si stanno facendo notare su alcune piattaforme web. Per la pittura sono stati premiati Riccardo Balestra, che da Castelletto Stura crea opere che incantano e stupiscono il grande pubblico, e Amelia Per rone, che inseguendo una passione ha vinto il primo premio alla Mostra Internazionale d’Arte “O Femmi-nin” svoltasi nella prestigiosa città di Parigi, Per la moda è stato premiato l’impegno di Marina Garau, ideatrice del progetto “Cicatrici-I segni della vita” e del Barolo Fashion Show, una elegante ed esclusiva passerella di moda ambientata in una cornice unica quale è il paese di Barolo. A rappresentare il mondo dell’imprenditoria sono stati Domenico Massucco, che ha dato vita al pastificio Pasta Alfieri, Francesca Raineri, esperta di piante officinali, il maestro pasticcere Beppe Sacchero di Canale d’Alba. Per il mondo dello sport il riconoscimento è andato alla marciatrice Elisa Rigaudo di Robilante, a Lorenzo Romano di Demonte, fondista dell’Arma dei Carabinieri e alla giovane promessa del mondo delle moto Arianna Barale di Borgo San Dalmazzo. Un premio è andato allo scrittore albese Mauro Rivetti, autore di romanzi tra i quali “Alba di un delitto” e “Tartufi e delitti” dove tra vari delitti ed omicidi, vengono raccontati e valorizzati i paesaggi di Langa e Roero, libri che destano molto interesse tra gli amanti del genere noir, tanto da meritarsi il premio “cultura”. Il patron Dino Rossetti, noto nel capoluogo cuneese come “Nonno curioso”, presidente dell’Aicas (Associazione interscambi culturali, artistici e sociali) e dell’Ucepi (Unione cittadini esperti professionisti internazionali), con il suo staff «rivolge agli “sponsor” un caloroso ringraziamento per il tangibile sostegno offerto e con l’occasione ringrazia in modo particolare Carlo Borsalino e la redazione di IDEA, del contributo di importante rilevanza mediatica determinante per la riuscita della manifestazione». «Con un’ultima battuta», conclude Dino Rossetti, «saluto i vostri cari lettori: le idee si pensano, IDEA si legge per pensare».
È stata premiata la buona volontà di tanti cuneesi
A Borgo San Dalmazzo si è tenuta la terza edizione del riconoscimento promosso da Dino Rossetti e il suo staff