Il Comune di Torre San Giorgio dovrà abbattere uno dei simboli del paese: il tiglio di via Saluzzo, che campeggia nella piazzetta di fianco alla chiesetta sconsacrata adibita a biblioteca. Il tiglio, alto quasi 17 metri e con un diametro di 80 centimetri, è da tempo irrimediabilmente malato. Il dottore forestale Daniele Pecollo di Mombasiglio, chiamato per una verifica, ha applicato un’analisi Vta, introdotta a seguito degli studi del tedesco Mattheck: si tratta un metodo di ispezione visiva delle piante basato sui principi della biomeccanica. La perizia parla chiaro: «L’ancoraggio al suolo è gravemente compromesso a causa della presenza di un’ampia ed estesa “carie” del legno e marciume alle radici di ancoraggio. La stabilità non è gestibile con la potatura della chioma. Si prescrive l’abbattimento per pericolo di caduta dell’albero per ribaltamento della zolla». Il taglio sarà praticato nelle prossime settimane. Nei progetti c’è la sostituzione della pianta con un esemplare di ginkgo biloba, indicato dall’esperto come adeguato per il tipo di habitat. Mettendo in opera i suggerimenti del tecnico forestale, infatti, si prevede l’allargamento dell’aiuola (con rimozione di parte di sanpietrini) e un ampliamento della buca di impianto (limitata su più lati dal peso pubblico dalle fondamenta dalla chiesa e dai tubi del gas), oltre all’eliminazione della rete che protegge la zolla.