Home Attualità Domenica 7 marzo sarà il giorno della panchina rossa a Castagnito

Domenica 7 marzo sarà il giorno della panchina rossa a Castagnito

L'inaugurazione in piazza del Municipio, per volontà espressa del Comune, e recante un'eloquente targa commemorativa dedicata a tutte le donne

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Dopo un doppio rinvio -il primo un anno fa, all’inizio del lockdown: il secondo a novembre, per il ripiombare del Piemonte e dell’Italia in nell’emergenza sanitaria- pare sia finalmente la volta buona, a Castagnito: per giornata tutta dedicata al “lato rosa del cielo”, con l’inaugurazione della panchina rossa posta in piazza del Municipio, per volontà espressa del Comune, e recante un’eloquente targa commemorativa dedicata a tutte le donne. Avverrà domenica 7 marzo: alla vigilia di quella che è annualmente chiamata la “Festa delle Donne”.

«Si tratta dell’espressione di un impegno contro ogni forma di violenza alle donne -dice il sindaco Carlo Porro– e che prende le mosse dalla giornata a loro dedicata il 25 novembre di ogni anno, come stabilito un quarto di secolo fa dall’assemblea generale delle nazioni unite».

Il taglio del nastro avrà luogo a mezzogiorno: ed il primo cittadino ad anticipare ancora una volta, dopo un giro di calendario, alcuni tratti di questa decisione di creare questo “luogo di coscienza” non solo fisico. «Manifestazioni, leggi punitive, arresti, processi più rapidi nei confronti dei colpevoli, non sono ancora riusciti a contrastare e radicare il fenomeno del femminicidio e dello stalking. Nono basta punire, e proteggere le vittime: occorre fare opera di prevenzione».

Come? Porro lo spiega insieme a Wilma Cassinelli, a capo della Commissione comunale per la cultura, che curerà la giornata assieme alle Donne Impresa: «Con l’educazione e la cultura: i Centri antiviolenza mancano ancora di sostegni adeguati e duraturi da parte dello Stato, e non esiste ancora un piano di prevenzione nazionale. Sino a quando non si educheranno i più giovani al rispetto reciproco, ed all’accettazione delle differenze, non si riuscirà a contenere il fenomeno “tout court”».

Serve dunque riscrivere la grammatica delle relazioni? «Certamente: e ripartire dalle bambine e dai bambini, per insegnare loro come la negatività di certi stereotipi della virilità e della femminilità vanno cambiati. Servirebbe potenziare un progetto nazionale sul tema delle pari opportunità: partendo dalla spinta dei piccoli Comuni, come il nostro. Ecco, questa panchina è dunque uno stimolo in tal senso».

Tutti, castagnitesi e non, sono allora invitati a rispondere “presente” alla cerimonia: in cui non mancherà qualche cenno letterario, in chiave shakespeariana e non solo. La struttura non sarà sola, nemmeno lei, in paese: dal momento che proprio in questi giorni si sta curando la creazione e la posa della sua “gemella” nella parte bassa della cittadina roerina.

p.d.