«Cercheremo risorse per la nostra causa»

Anna Mantini è ufficialmente la nuova consigliera regionale di parità. L’occupazione, da tutelare e promuovere, è al centro del mandato

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Anna Mantini torna a ricoprire il ruolo di consigliera di parità della Regio­ne Piemonte. La designazione è avvenuta a luglio; la ratifica, tramite decreto ministeriale, è di pochi giorni fa. L’avvocato fossanese tornerà quindi a rappresentare la figura istituzionale che opera per le pari opportunità tra uomo e donna in ambito occupazionale a livello regionale, come già avvenuto dal 2001 al 2005, sotto la presidenza di Enzo Ghigo. Il suo mandato durerà 4 anni e sarà affiancata da una supplente, Cinzia Borgia.

«Ho ricoperto quell’incarico già una volta in Regione e ben due a livello provinciale», conferma la diretta intervistata, che aggiunge «e da sempre mi occupo di queste tematiche, per cui ho ritenuto di avere il curriculum adatto per partecipare al bando regionale».

Avvocato Mantini, con che spirito si appresta a farsi carico di un ruolo che mai come in questa fase ha importanza?

«A causa del Covid stiamo vivendo un momento delicato anche sotto questo aspetto. L’emergenza sanitaria in corso ha già determinato la perdita di numerosi posti di lavoro e la figura della consigliera di parità è legata in particolar modo proprio agli aspetti occupazionali. Il suo compito è, da una parte, vigilare contro le discriminazioni, dall’altra promuovere l’occupazione femminile. Cercheremo di recuperare risorse, attingendo dal contesto europeo attraverso la partecipazione a specifici bandi, per trovare delle soluzioni, promuovendo progetti di azioni positive, volte a compensare gli svantaggi legati al genere, sostenendo le politiche attive del lavoro, comprese quelle formative, anche facendo rete con le altre consigliere di parità».

Come ha accennato lei, quello della perdita del posto di lavoro è un problema particolarmente serio che riguarda in molti casi le donne. Cosa può fare da consigliera di parità?
«Come già detto il nostro è un ruolo di promozione e di sostegno alle politiche del lavoro, oltrechè volto a rilevare situazioni di squilibrio di genere in ambito occupazionale. A livello regionale ci occupiamo prevalentemente di casi di discriminazioni collettive, mentre i casi singoli sono in genere trattati dalle consigliere di parità provinciali territorialmente competenti».

Come partirà il suo mandato?
«Prenderò le consegne da Giulia Maria Cavaletto, che mi ha preceduto, continuando il percorso intrapreso e cercando contestualmente di introdurre elementi di novità».