A poche settimane dall’insediamento in Kosovo, gli artiglieri della “Perotti” hanno intensificato il contrasto alla minaccia dell’uso di droni con intenti ostili (foto 6), grazie a un efficace e attento coordinamento degli assetti Nato di Counter Unmanned Aerial Systems (C-Uas), forniti dall’artiglieria contraerei dell’Esercito. Il Regional Command West (Rc-W), su base Primo Reggimento Artiglieria da Montagna della Brigata alpina Taurinense, ha implementato, dal punto di vista tecnologico, digitale e multidimensionale, i dispositivi presso le strutture militari di Kfor e il Monastero di Visoki-Decane in quanto primi responsabili (first responder) per gli aspetti di sicurezza, oltre alle consuete attività di controllo e di mantenimento della libertà di movimento nel settore occidentale del Kosovo e allo sviluppo di progetti della Cooperazione civile e militare (Cimic).Il Regional Command West di Kfor è composto da oltre 700 militari provenienti da otto nazioni (Austria, Italia, Macedonia del Nord, Moldavia, Polonia, Slovenia, Turchia, Svizzera) e opera per assicurare libertà di movimento e un ambiente stabile e sicuro a tutta la popolazione del Kosovo occidentale, indipendentemente dalle differenze etniche e religiose.