Sono diverse le autorità intervenute alla presentazione dell’accordo di programma siglato dal Comune di Roddi con la Regione Piemonte. «Da sempre il Comune, con il suo Castello e l’Università dei Cani da Tartufo», ha sottolineato il presidente della Regione Alberto Cirio, «sono un’attrazione turistica e una grande potenzialità per il territorio. Una potenzialità che finora era rimasta, però, inespressa. Per questo motivo, appena diventato presidente, ho voluto riprendere in mano l’accordo di programma che avevo ereditato e con l’Amministrazione di Roddi abbiamo definito una modifica del progetto di rilancio del castello. L’Università dei Cani da Tartufo sarà un elemento centrale. È un “unicum” che sono certo porterà tantissimi turisti a Roddi e nel nostro Piemonte». «Con l’accordo», ha sottolineato l’assessore regionale al turismo Vittoria Poggio, «mettiamo un altro tassello per proseguire il percorso di valorizzazione dei nostri patrimoni: quello di Roddi presenta un livello di conservazione già eccellente ma che con ulteriori opere di manutenzione tornerà agli antichi splendori». Presenti alla firma del protocollo, il sindaco di Alba, Carlo Bo, la presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba Liliana Allena e il vicepresidente della Regione Fabio Carosso. «Roddi», ha evidenziato Carosso, «non solo fa parte degli 11 comuni del vino Barolo ma è conosciuto per una particolarità unica; ospita, infatti, l’Università Cani da Tartufo dove i “tabui” vengono addestrati per la ricerca del “tuber” più prezioso del mondo. Portare agli antichi fasti il castello equivale ad attribuire al territorio un valore aggiunto che potrà far crescere l’industria del turismo».