Un gioiello architettonico per l’intera Sinistra Tanaro, a molti ancora misconosciuto: ma anche un posto di quelli che, quando ne vieni a conoscenza o passi da quelle parti, ti viene da dire “mi piacerebbe, visitarlo, una volta”. Spesso, la voglia di conoscere meglio la confraternita del Santo Spirito di Castagnito ha cozzato proprio con quel tipo di quotidianità frettolosa che passa oltre, urgente, e che ogni tanto -purtroppo- macina e mastica quelle cose che dovrebbero avere l’importanza dell’approfondimento.
Ma ora, per un Roero che sta assumendo più consapevolezza di sé, le cose stanno cambiando: “aprendosi”, fisicamente in questo caso, e permettendo di ritrovare quei dettagli che fanno la differenza nella parola “conoscenza”. E che in definitiva, come recitava una vecchia pubblicità di caramelle, non bastano, ma aiutano a vivere un po’ meglio.
E’ un sistema ideato dalla Consulta Bce Piemonte e Valle d’Aosta, con il supporto del Comune, del Museo Diocesano Diffuso, della Diocesi e delle Parrocchie coinvolte.
“Chiese a porte aperte” è un progetto sperimentale per aprire e visitare autonomamente i beni culturali ecclesiastici del Piemonte e della Valle d’Aosta con l’ausilio delle nuove tecnologie.
Si può accedere anche tramite un’apposita sezione del sito cittaecattedrali.it: ed è un fantastico modo per visitare luoghi di pregio in modo personalizzato, quasi esclusivo, secondo le proprie necessità.
L’ingresso della “Confraria Sancti Spiritus” castagnitese, in questo circuito, è la novità del momento: secondo punto in ordine di tempo della mappa regionale, nel Roero, dopo la chiesa di San Bernardino di Monteu e il complesso pittorico francescano di Santa Vittoria d’Alba. La famiglia si allarga: il che è bello e istruttivo.
Paolo Destefanis