Jacopo Giubergia vive con i genitori Ivan e Nadia a San Benigno, frazione di Cuneo. Il bambino è nato nel 2018 con una malformazione all’avambraccio sinistro che non ha permesso alla mano di svilupparsi completamente.
Nadia e Ivan fanno parte dell’associazione Energy Family Project APS che nasce ufficialmente nel 2019 per sostenere ed aiutare le famiglie, promuovendo anche azioni e interventi in abito sociale ed istituzionale, come il protocollo nascite (che è stato installato al Bambin Gesù di Roma), la ricerca di protesi low cost con Enable Italia e l’aggiornamento del nomenclatore tariffario.
In seguito, i genitori prendono la decisione di far provare una protesi al piccolo Jacopo: “Dopo il primo impatto non così buono con la protesi estetica, abbiamo deciso di riprovarci, inizialmente con il tutore della bici e poi ci siamo rivolti all’Officina Ortopedica Maria Adelaide”, continua Nadia.
L’azienda di Torino – una delle poche realtà accreditate in Italia per l’applicazione degli arti bionici – sceglie di applicare una protesi in grado di agevolare la quotidianità del bimbo. Nello specifico, è stata selezionata per Jacopo una mano mioelettrica per bambini: questo sistema di protesizzazione con mano mioelettrica offre ai bambini numerose possibilità per esplorare il mondo con le loro mani. La sofisticata cinematica di presa costituisce un vantaggio determinante, poiché consente una visuale migliore sull’oggetto da afferrare, i bambini devono così eseguire meno movimenti di compensazione con il braccio. Il design delle dita a uncino consente anche di maneggiare le posate, le penne o le matite in un modo naturale.
L’invaso in fibra di carbonio realizzato dall’Officina è stato personalizzato con i colori e l’immagine di Spiderman, il supereroe preferito di Jacopo.
L’Asl di Cuneo ha contribuito a pagare interamente la protesi applicata da Officina Ortopedica Maria Adelaide: “Jacopo è un bimbo molto vivace! Ora che ha una nuova protesi è come se avesse un giocattolo da aggiungere alla sua collezione” – conclude Nadia – “Viene seguito da una neuropsicomotricista di Cuneo, Giorgia Bonada, con cui fa esercizi una volta a settimana di riabilitazione per la coordinazione occhio-mano e integrare le abilità manuali e bimanuali. Per mio figlio una protesi in età pediatrica è fondamentale, perché in questo modo il bambino sin da subito potrà prendere confidenza con la mioelettrica. Avrà maggiori possibilità che la possa integrare in età prescolare, oltre a correggere la postura”.