Gli effetti del Covid-19 e le sfide per tornare a crescere

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Visioni globali attestano positivi segnali di ripresa.
Il graduale ritorno alla normalità, secondo l’indagine condotta da Intesa Sanpaolo sarà possibile grazie alla regolamentazione di alcuni fattori di incertezza quali elezioni americane, Brexit e vaccini, oltre ad una ripresa che diverrà più stabile a partire dal terzo trimestre, grazie ad una crescente immunizzazione della popolazione nei paesi avanzati e in Cina. La crescita globale del Pil è prevista al 5,3% nel 2021, dopo il -4,1% del 2020. Il rimbalzo sarà ampio, ma il maggior contributo verrà dall’Asia, meno influenzata dalla seconda onda pandemica. Continuerà la ripresa del commercio internazionale, le politiche fiscali rimarranno largamente espansive, mentre quelle monetarie si riveleranno ampiamente accomodanti nei paesi avanzati.
Le “commodities” beneficeranno delle attese di un rimbalzo dell’economia globale, mentre i rischi di breve termine si collegheranno all’impatto della pandemia e delle misure restrittive che verranno assunte (o mantenute) nel primo trimestre del 2021 in Europa e negli Stati Uniti, e saranno inevitabilmente condizionate dalla lentezza della campagna vaccinale in Europa. Permangono purtroppo ancora potenziali rischi di lungo periodo causati dall’aumento di debito pubblico e privato. Questo atteggiamento produrrà un crescente rischio di instabilità finanziaria soprattutto nel caso in cui i programmi di investimento non riuscissero ad aumentare il tasso di crescita del Pil.
Quali allora le strategie per la ripartenza? Diversi gli elementi su cui intervenire: i mercati esteri; le alleanze; la necessità di puntare su qualità e sostenibilità; investire sull’ e-commerce e digitale.