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«Le montagne hanno voglia di vivere»

Il “popolo della neve” cuneese ha manifestato nel capoluogo contro le nuove chiusure

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Il mondo della neve cu­neese alza la voce. L’ul­timo stop, arrivato quando ormai la ripresa delle attività pareva certa, ha spinto gli operatori del settore a manifestare pacificamente in nome della montagna e delle tante per­sone che orbitano nell’ambito di questo settore.
L’iniziativa si è svolta lunedì 22 febbraio, a Cuneo, a una settimana dalla goccia che ha fatto traboccare il vaso, cioè il decreto con il quale è stata impedita la riapertura degli impianti sciistici ad appena 12 ore da quello che era stato garantito come il “via libera” dopo una serie di rinvii iniziati ad arrivare a novembre.
La manifestazione si è svolta in corso Dante, davanti alle sedi di Cuneo Neve e Con­fin­dustria Cuneo, nel pieno rispetto del distanziamento interpersonale e con il regolare utilizzo delle mascherine. Però, la rabbia era, ed è, tanta e rischia di trasformarsi in disperazione.
Al fianco dei manifestanti si sono schierati i rappresentanti delle istituzioni locali, la Pro­vincia di Cuneo, con il presidente, Federico Borgna, e la Re­gione Piemonte, rappresentata dal presidente Al­ber­to Cirio, accompagnato dal vicepresidente e assessore alla Mon­tagna, Fabio Carosso. Non ha fatto mancare il suo supporto nemmeno la neo campionessa mondiale Marta Bassino che, avendo appena terminato (con successo) i Cam­­pionati del Mondo di sci al­pino a Cortina d’Ampezzo (ne parliamo a pag.16), non è potuta intervenire di persona, ma ha comunque inviato un videomessaggio per esprimere il suo totale ap­poggio alla mobilitazione e la completa vicinanza a quel “po­polo della montagna” cuneese di cui lei si sente parte.
La coralità di intenti emersa nei vari interventi ha dato, senza dubbio, ulteriore forza a chi da un anno, in pratica, non può lavorare.
Questo è stato il senso di tutti i discorsi pronunciati, introdotti dal presidente di Cuneo Neve, Roberto Gosso, e dal promotore del movimento “Popolo del­la montagna”, Marco Allegro.
Al termine della manifestazione, una delegazione si è recata in Prefettura, dove ha consegnato al prefetto di Cuneo, Fabrizia Triolo, un documento indirizzato al presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, in cui sono riassunte le problematiche del comparto del turismo montano e vengono elencate le richieste irrinunciabili dei suoi protagonisti. L’appello, sostenuto dai sindaci del territorio, dalla Provincia e dalla Re­gione, si spera abbia una risposta concreta in tempi brevi.
Intanto, la Regione si è attivata, come ha spiegato il presidente Cirio, stanziando una prima “tranche” di contributi a favore delle attività connesse al turismo delle vallate alpine piemontesi, per un totale di 20 milioni di euro. Nel dettaglio, ai gestori degli impianti di risalita andranno 5,3 milioni, mentre un contributo di 1.500 euro è stato previsto per ogni agenzia di viaggi. Contributi diversificati, a seconda dell’impegno profuso negli anni passati, sono previsti per i 1.800 maestri di sci piemontesi, a cui sono stati assegnati bonus tra i 200 e i 2.000 euro. Il consigliere regionale ligure Angelo Vaccarezza ha annunciato che altrettanto sarà fatto dalla Giunta di Giovanni Toti per i circa 500 maestri di sci residenti in Liguria, ma con base lavorativa nel­la Granda.
Mauro Gola, presidente della Camera di Commercio e di Con­findustria Cuneo, rimarcando quanto sia fondamentale che da Roma arrivino ristori adeguati, ha evidenziato, da un lato, l’unitarietà di intenti fra la parte pubblica e quella privata e, dall’altro, che le “terre alte” costituiscono il 55% del territorio della Granda.
Sono intervenuti anche: Pierpaolo Ballaré, direttore della Scuola Mae­stri di Sci di Limone Pie­mon­te; Mauro Bernardi, presidente dell’Atl del Cuneese; Mauro Car­levaris, presidente di Cna Cuneo; Luca Crosetto, presidente di Con­fartigianato Cuneo; Enrico Alla­sia, presidente di Conf­agri­col­tura Cuneo; Roberto Moncalvo, delegato confederale di Coldiretti Cuneo; Luca Chiapella, presidente provinciale di Confcommercio; Marco Bussone, presidente del­l’Uncem e i sindaci di Frabosa Sottana, Adriano Bertolino, di Mondovì, Paolo Adriano, di Garessio, Ferruccio Fazio, di Li­mone Pie­monte, Massimo Riberi, di En­tracque, Gian Pietro Pepino, di Frabosa Soprana, Iole Ca­ramello, e di Roburent, Giulia Negri. Per portare solidarietà ai lavoratori della montagna ha parlato anche Enrico Schiappapietra, vicepresidente nazionale del Sindacato Nazionale Balneari.