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«Un “grazie” ai professori di scuola»

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La prima parte della sua vita, sino al completamento del ciclo di studi della scuola secondaria superiore, Chiara Piacenza l’ha trascorsa a Cuneo. Un periodo durante il quale aveva già manifestato un certo interesse per lo spazio. «A 13-14 anni ero molto curiosa rispetto a questi argomenti», spiega la “project engineer” di Argotec. «Non è che stessi tutto il tempo a guardare il cielo, però di certo posso dire che mi appassionavo riguardo a tutte le materie scientifiche. Un po’ dipendeva da una mia predisposizione personale, ma ha contato molto an­che l’aver avuto degli ottimi professori. In generale, ho un ricordo più che positivo del periodo trascorso a Cuneo, dove ho frequentato il Liceo Scientifico Bilingue-Esabac. Sia durante gli anni delle superiori che già nel periodo delle scuole medie ho avuto la fortuna di incontrare persone molto capaci di stimolare la mia curiosità. Terminata la scuola dell’obbligo per me la questione che mi si poneva d’innanzi era: “è maggiore la voglia di diventare un’astrofisica o un ingegnere aerospaziale?” Durante gli anni del liceo ho seguito anche i corsi di astronomia organizzati a scuola, c’è un osservatorio astronomico con una cupola girevole. Lì, a 18 anni per la prima volta ho visto Saturno…»