«I problemi sono numerosi e rilevanti. Quel che ci manca sono le certezze, date e protocolli. Abbiamo bisogno di pianificare più ancora di altri comparti: rispetto ai ristoranti non possiamo lavorare sull’apertura di settimana in settimana e tanto meno dall’oggi al domani. Non sappiamo più cosa rispondere ai clienti e agli sposi in bàlia degli eventi. È necessario fare chiarezza», spiega Andrea Aimonetto del Melograno Catering. «Poco prima dell’emergenza sanitaria avevamo un nuovo progetto ambizioso e di larga portata, dedicato alla linea del biscotto e del cioccolato, strutturato su cinque anni e interamente sovvenzionato dall’attività principale del “catering”. Purtroppo abbiamo dovuto bloccare tutto, perché si parla di costi molto ingenti per sostenere trasferte all’estero, servizi terzi e molto altro. Dal momento che vengono a mancare gli introiti da una parte, non possiamo certo sostenere i costi dall’altra e quindi siamo fermi su entrambi i fronti lavorativi. Ci vorrà del tempo, economicamente siamo arrivati al fondo; servono le giuste misure per ripartire in sicurezza, ma ripartire».