Si è concluso pochi minuti fa, a Saluzzo, il Flash Mob organizzato da alcune mamme, contro la dad, ed in particolar modo, contro la chiusura delle scuole.
Si sono trovati tutti in Via Silvio Pellico, distanziati ed in ordine, mamme, papà e bambini, ognuno con un cartello in mano e con una ragione ben precisa, la volontà del ritorno in aula. “Al di la delle ore passate davanti ad uno schermo – dice una mamma- la cosa che più mi preoccupa è il fatto che questi ragazzi non hanno più quel lato umano, che contraddistingue il rapporto con gli insegnanti“: con questo intento, dopo un momento di silenzio assordante, dove anche i bimbi più piccoli stavano zitti con i propri cartelloni in mano, i presenti hanno poi raggiunto la piccola collinetta dove è situata la statua di Silvio Pellico, ed ai suoi piedi, hanno riposto le loro richieste ed i loro dissensi.
“Mia figlia ha persona la quinta elementare ed ora perderà la prima media – confessa amareggiata un’altra mamma – come potrà avere le basi per andare avanti negli studi? Mi hanno sempre insegnato che un buon risultato deriva da solide basi, ma questi ragazzi le basi cominciano a non averle molto solide“.