Ricorre proprio in questi giorni, la prima grande chiusura, quel lockdown che iniziava intorno al 9 marzo 2020, una parola che forse non tutti conoscevamo, ma con la quale abbiamo presto dovuto imparare a convivere.
Così aveva inizio quella lunga strada che, ancora oggi non conclusa, ha pesantemente coinvolto l’economia nazionale e quella mondiale, un percorso che ha creato cambiamento, preoccupazione e spesso anche paura. E in tutto questo alcuni settori, più di altri, hanno dovuto affrontare un lungo periodo di incertezza, mesi nei quali non è stato possibile lavorare, alzare la serranda e fare il proprio mestiere. E certamente tra i settori più fortemente colpiti vi è quello degli eventi: nessuna fiera e nessuna mostra, nessun evento e nessuna festa, niente, tutto è bloccato.
“A febbraio 2020 ho compreso che bisognava fermarsi” – queste le parole con cui Livio Cismondi – AD di Peraria – azienda di Villafalletto, in provincia di Cuneo – inizia il suo racconto, la storia di un’azienda ai tempi del Covid. “Non so se sia stata intuizione, ma quando ho capito quello che stava per accadere ho pensato alla mia azienda, ma prima ancora ai miei 40 dipendenti, 40 famiglie da proteggere” – continua Cismondi – “E così abbiamo tempestivamente riconvertito la produzione del nostro laboratorio tessile, nella produzione di mascherine protettive lavabili e poi anche di quelle monouso – dispositivi di sicurezza che hanno ricevuto il benestare dell’Istituto Superiore di Sanità – e che sono stati distribuiti ad aziende e strutture sanitarie in quelle prime settimane in cui non si riusciva ad avere un approvvigionamento sufficiente. Ma poi abbiamo proseguito e la nostra produzione si è attestata intorno alle 100.000 mascherine a settimana”.
Da marzo 2020 Peraria, azienda nata nel 1996 per la produzione di strutture gonfiabili pubblicitarie che, negli anni, è cresciuta ampliando la propria attività anche nell’ambito dell’allestimento e gestione di eventi, tour itineranti, mostre e fiere, ha costruito un nuovo percorso aziendale e non si è fermata alla produzione di mascherine. Per le strutture di accoglienza per gli anziani ha messo a punto la Formadegliabbracci, la struttura che consente in totale sicurezza di ritornare a quel gesto così naturale ma divenuto in questo ultimo anno così proibito, che consente l’abbraccio tra due persone. Una struttura che ha riportato il sorriso sui volti di molti ospiti delle case di riposo.
E il 2021 Peraria lo apre con un nuovo progetto: Pharma Safe Space. “Uno spazio chiuso da collocare all’esterno di farmacie e studi medici, per consentire lo svolgimento delle operazioni di prevenzione Covid in sicurezza e riservatezza” – racconta Livio Cismondi – “un box di facile montaggio di 2 metri per 2,5 metri con altezza interna 2,7 metri come previsto da normativa per gli ambienti di lavoro, completamente allestito al suo interno, consegnato con tutti i permessi necessari per il suo posizionamento, comprensivo della documentazione di occupazione del suolo pubblico. Abbiamo pensato di mettere a disposizione la nostra esperienza nel settore degli allestimenti chiavi in mano, per creare uno spazio che possa dare sicurezza e discrezione, sia per l’esecuzione dei tamponi che per i vaccini, e che possa risolvere tutti i problemi burocratici spesso legati alla creazione di nuovi spazi. E devo ammettere che siamo soddisfatti, perché il progetto sta ricevendo un buon riscontro non solo in Piemonte ma in tutta Italia”.
Torneranno i tempi delle fiere e delle mostre, delle sagre e delle feste, dei grandi eventi e delle persone riunite insieme per una manifestazione, ma oggi, Peraria, ha trovato una sua strada, ha affrontato un evento che nessuno avrebbe potuto prevedere ed è riuscita a “proteggere” ognuno dei suoi dipendenti, e questa è una di quelle storie che fa bene raccontare, fa bene conoscere, perché aiutano a guardare avanti, magari con il cuore un pochino più sereno.
c.s.