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Boves anticipa la zona rossa dalle 19 di oggi, Paoletti: “Giusto, serviva un segnale”

Il sindaco commenta la decisione di anticipare le restrizioni rispetto al resto del Piemonte per il forte aumento dei contagi: "Siamo tutti stanchi, ma dobbiamo evitare certi comportamenti"

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Maurizio Paoletti, sindaco di Boves (foto di repertorio)

“Serviva un segnale, la gente deve capire che nella situazione in cui siamo certi comportamenti non ce li possiamo permettere”. Parole del sindaco di Boves Maurizio Paoletti nel commentare la zona rossa anticipata nella sua città (come Borgo San Dalmazzo) a partire da oggi, sabato 13 marzo, alle 19, per il forte aumento di contagi (al momento 202, stando ai dati della Regione). “E’ una decisione che ci aspettavamo visti i numeri – spiega Paoletti -. Obiettivamente, sposta poco, visto che da lunedì tutto il Piemonte sarà in zona rossa. Ma credo sia stata una scelta giusta, perché serviva un segnale. Abbiamo casi di famiglie con 18 positivi: è ovvio che il contagio è avvenuto attraverso compleanni, feste ed eventi che in questo momento non possiamo permetterci. Siamo tutti stanchi, ma dobbiamo evitare certi comportamenti”.

Boves si prepara dunque ad entrare in zona rossa in anticipo. Con la comprensione della maggior parte della popolazione, a giudicare dalle parole del primo cittadino: “La reazione della gente? I leoni da tastiera ci sono sempre, ma devo dire che la stragrande maggioranza si aspettava una decisione simile e ha capito che è un provvedimento necessario. Io stesso ho accolto positivamente questa anticipazione delle restrizioni, che, entrando in vigore dalle 19, permettono alle attività commerciali di non perdere la giornata lavorativa”.