Nei giorni scorsi si è svolta presso la Camera di Commercio di Cuneo la penultima tappa del “Roadshow Piemonte cuore d’Europa”. All’incontro, avvenuto con collegamenti in “streaming”, ha partecipato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, con il vicepresidente Fabio Carosso e gli assessori Luigi Icardi e Andrea Tronzano. Questo è stato un viaggio fatto di tappe per il governatore piemontese con l’obiettivo di conoscere tutte le problematiche del territorio, di ogni provincia e ascoltare eventuali proposte in fatto di Recovery Plan e Fondi Europei 2021-2027 da presentare proprio entro questi giorni al Governo Draghi che, a sua volta, entro aprile, dovrà trasmetterle a Bruxelles. All’evento sono intervenuti anche il prefetto di Cuneo Fabrizia Triolo, il presidente delle Provincia e sindaco del capoluogo Federico Borgna, il presidente della Camera di Commercio cuneese Mauro Gola, il presidente della Fondazione Crc Giandomenico Genta e numerosi sindaci e rappresentanti delle varie categorie economiche e del sindacato. I temi principali trattati sono stati la questione delle infrastrutture carenti, l’ampliamento della rete dei centri formativi e di ricerca, l’incremento della creazione di imprese, la necessità di formazione in settori come la meccatronica; un altro argomento trattato è stato il turismo, sempre più essenziale per i comparti di enogastronomia e “outdoor”; ci si è poi soffermati sulla crescita dei distretti del commercio e, infine, sulla meccanizzazione dell’agricoltura e sull’esigenza di fornire più servizi a chi abita nelle zone marginali. Gli interventi del presidente Cirio si sono focalizzati principalmente sui dettagli del Recovery Plan e dei Fondi Europei; in particolare, il numero uno della Regione ha spiegato che già in estate ci potrebbe essere la possibilità di disporre del 30% delle risorse del Recovery, che per il Piemonte rappresentano circa 7-8 miliardi di euro. «La nostra volontà è predisporre e realizzare un piano facile», ha esordito Cirio nell’appuntamento riservato ai giornalisti, «Facile non significa semplice, bensì di facile attuazione». Nel corso dell’anno, peraltro, la Giunta approverà il Piano Operativo Regionale, ovvero l’attuazione concreta del Fondo Sociale e del Fondo Europeo dello Sviluppo.
Nell’incontro sono stati coinvolti anche i ragazzi tra i 18 e i 20 anni per chiedere loro proposte e di esprimere una propria opinione sui Fondi Europei. Il tema più gettonato è stato quello, già citato, delle infrastrutture, che vengono costantemente sollecitate dai Sindaci: «La Granda conta purtroppo alcune opere avviate, ma mai ultimate», ha osservato Cirio, aggiungendo: «C’è tanta rabbia tra le istituzioni del territorio; penso, in particolare, all’inagibilità del Colle del Tenda: non ho ancora un interlocutore nazionale con cui poter dialogare, al contrario dei francesi che hanno già stanziato delle risorse. Mi auguro che, con il cambio di governo, il commissario individuato nelle scorse settimane possa presto “giurare” e iniziare a operare». Un altro tema molto sentito è la Variante di Demonte, su cui il presidente del Consiglio Draghi sarà chiamato a fornire risposte alla Regione visto che in passato, sullo stesso progetto, un ministero ha detto “sì” e un altro “no”; poi, sono state menzionate le tangenziali delle “sette sorelle” visto che sono tutte da completare, così come l’Autostrada Asti-Cuneo, i collegamenti dell’Alta Langa, i collegamenti, attraverso le montagne, con la Liguria e gli impianti di risalita. «La voglia di ripartire c’è», ha assicurato il Presidente, «ma potremo farlo veramente solo quando tutti saremo vaccinati. Vincerà non chi prenderà i soldi del Recovery, ma chi vaccinerà per prima la propria popolazione».
I dati illustrati nel corso della riunione, in questo senso, parlano chiaro: il Piemonte è tra le prime regioni per capacità di vaccinare e, insieme al Friuli-Venezia Giulia, è la regione con il rapporto più elevato tra popolazione residente e popolazione vaccinata. Nel momento in cui scriviamo questo articolo, ovvero sabato 13 marzo, sono stati vaccinati quasi 150mila “over 80”; nelle prossime settimane verranno vaccinati gli altri 150mila con i vaccini Pfizer o Moderna. «Una volta consegnati, nel giro di 24 ore, i vaccini sono disponibili presso i punti di somministrazione», illustra Cirio, «Poi vengono immediatamente inoculati alla popolazione e alle persone più fragili, in base al Piano Regionale». Sarà possibile ricevere il vaccino anche presso le farmacie, accedendo ad appositi spazi dove opereranno medici; in questi giorni, intanto, sono state aperte le pre-adesioni agli “over 70”. L’obiettivo è di inoculare, entro la fine di marzo, 20 mila vaccini al giorno; in seguito all’autorizzazione giunta la scorsa settimana, a fine aprile, arriveranno in Italia anche le prime dosi del vaccino Johnson&Johnson e il processo di vaccinazione dovrebbe subire una forte accelerata. In conclusione, è stato approfondito il tema delle scuole e dei congedi parentali: «Ogni volta che si è costretti a chiudere le scuole le istituzioni perdono. Si tratta di una scelta dolorosa, ma se il Comitato Tecnico Scientifico sostiene che ci sia un pericolo per i bambini e per i ragazzi, allora bisogna fermare le attività; ora, in particolare, c’è la variante inglese che sta correndo più forte di prima. In parallelo, siamo per fortuna riusciti a ottenere i bonus per i congedi, come il bonus “Baby-sitter”», conclude Cirio.
«La granda sarà protagonista della ripartenza»
A Cuneo la Regione ha illustrato i punti cardine dei nuovi Fondi Europei e del Recovery Plan