Ride di gioia, il Comune di Castellinaldo d’Alba, per una notizia giunta da poco e targata “Roma”: e sì che il piccolo paese roerino potrà beneficiare di circa un milione di euro di provenienza ministeriale, i quali risulteranno fondamentali per un’opera a lungo auspicata e messa nella lista dei lavori strategici per il territorio locale.
Stiamo parlando del consolidamento del versante di valle del centro storico: che ora, dopo molto tempo dalla loro prima messa in previsione “sulla carta” pare pronto a divenire realtà. Lo annuncia il sindaco Giovanni Molino: «Sono passati circa dodici anni da quando si iniziò a parlare di questo progetto, ma il risultato ottenuto fa pensare a come questa attesa sia stata premiata. Finalmente, posso darne notizia entro la fine del mio mandato».
Che, a ben guardare il calendario, è ancora ben lontano dal terminare.
La prima volta in cui il consolidamento venne messo nella lista dei lavori “possibili” risale infatti a cavallo tra gli anni 2009 e 2010: un’epoca in cui il primo cittadino era il vigneron Roberto Costa, di cui Molino era valido vicesindaco e poi pronto a raccoglierne il testimone per ben due volte nelle consultazioni elettorali succedute nel paese del Barbera.
La comunicazione circa il ricco finanziamento risale a pochi giorni fa: e assume un peso specifico piuttosto forte, dal momento che coprirà per intero la spesa prevista per il progetto.
Quasi dodici anni, dicevamo: tanto tempo è passato da quando, a Castellinaldo, le intense piogge della primavera 2009 portarono a dover ragionare in modo concreto sulla messa in sicurezza del sito. «Preparammo un progetto per predisporre la messa in sicurezza del sito -dice Molino- e da allora il progetto è sempre stato inserito nelle opere comunali, in attesa di essere finanziato».
Così fecero, nel Roero, molti sindaci: con la memoria che, tra i suoi angoli, riporta alla mente quella riunione tenuta a Canale a metà di quell’anno. Con tutti i primi cittadini confluiti nel municipio della capitale del pesco, per rappresentare a Mino Giachino (all’epoca Sottosegretario alle Infrastrutture, e canalese doc) i bisogni di un territorio storicamente minato dai dissesti idrogeologici.
Castellinaldo ce l’ha fatta, ora. E la soddisfazione di Giovanni Molino è più che evidente: «Finalmente, grazie anche alla perseveranza di questa amministrazione nel ricercare contributi e sovvenzioni, il progetto è rientrato tra quelli ammissibili dallo Stato nel pacchetto di interventi di difesa del territorio per il 2021».
Per l’esattezza, la somma riconosciuta è 975mila euro. Poco meno di un milione: ottimo per un titolo di cronaca, ancora di più per sanare una ferita profonda proprio lì, tra colline dense di vigneti d’eccellenza, ma anche di graffi che la natura ogni tanto reca con sé.
Cifra-record: «Sicuramente, tra le più alte che il Comune abbia mai dovuto gestire».
Cosa accadrà, ora? «A partire dal fondovalle, verrà realizzata una serie di gradoni in terra armata che saliranno sino al livello di via Marconi. La scarpata che si creerà, verrà piantumata con siepi e arbusti autoctoni: così per ottimizzare l’intervento anche dal punto di vista estetico e ambientale». Il che non guasta, per luoghi che aspirano al riconoscimento Unesco.
Tempi di lavorazione? «Andremo in appalto entro l’autunno: intanto, si cercheranno altresì soluzioni per la viabilità, per ridurre al minimo i disagi per i residenti», conclude il sindaco.
Paolo Destefanis