La Camera di Commercio di Cuneo ha ospitato una tappa di “Piemonte Cuore d’Europa”, in cui si sono discusse le priorità su cui concentrare le risorse in arrivo nei prossimi anni. A tal riguardo, il presidente Gola (nella foto sotto a destra durante l’incontro) commenta: «Durante la tappa ho voluto ricordare come il Piemonte che vogliamo è sempre di più il cuore dell’Europa, così le Province sono a pieno titolo il centro nevralgico della Regione. Il futuro che vogliamo ci vede: coesi, innovativi, digitali, sostenibili. E in questa progettualità ci deve guidare uno sguardo più ampio, con la consapevolezza che siamo al lavoro per le generazioni di domani. Le istanze convergevano sulla mancanza di infrastrutture fisiche e digitali. La digitalizzazione deve essere, insieme alla sostenibilità, il “trait d’union” per collegare trasversalmente tutti i settori: un “asset” che dobbiamo imparare a valorizzare, per rafforzare lo sviluppo tecnologico delle imprese e sviluppare sinergie che portino valore aggiunto sui territori marginali, così come i temi della transizione energetica e dell’economia circolare devono connotare sempre di più l’identità del nostro territorio. Sono essenziali anche gli investimenti sul turismo e sulla cultura, tra i settori più martoriati a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. La centralità delle imprese in termini di occupazione, esportazioni, capacità di innovazione, qualità degli standard sociali, lavorativi e ambientali, che è ben evidenziata nelle politiche europee, è la stessa che deve permeare anche le nostre strategie a livello provinciale, riconoscendo alle realtà produttive l’attitudine di guidare i grandi cambiamenti, interpretare i nuovi bisogni e le sfide della società. La Camera di Commercio si candida a tradurre in progetti esecutivi le istanze del territorio. È il momento della leale collaborazione con le Istituzioni che non risponde a un galateo formale, ma costituisce essenza della vita della nostra comunità. Ed è questa, tra tutte, la strategia che ritengo fondamentale per guardare al futuro. Lavorare insieme, nello spirito di condivisione, perché è quando si uniscono le forze, quelle del mondo pubblico e del privato, che iniziano a prendere vita i progetti che vogliamo realizzare.