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Il percorso regionale verso l’immunità

Aggiornato il piano vaccinale del Piemonte. Presto scenderanno in campo le aziende

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Nei giorni scorsi, il presidente della Re­gio­ne Piemonte, Al­berto Cirio, ha presentato l’aggiornamento della cam­pagna vaccinale dopo il via libera decretato da Ema e Aifa a riprendere la somministrazione di AstraZeneca, «un vaccino che è stato confermato essere sicuro; una dichiarazione importante perché le vaccinazioni si fanno anche nutrendo fiducia sui prodotti disponibili, mentre ultimamente sulla credibilità di Astra­Zeneca si erano addensate nubi che adesso si sono dissolte. In Piemonte sono quindi riprese le convocazioni ed è stato richiamato chi era in attesa di questo vaccino contro il coronavirus».
In Piemonte sono 136 i centri vaccinali pubblici già attivi, ai quali si aggiungeranno tra pochi giorni 24 strutture sanitarie private convenzionate o autorizzate e quelle al momento utilizzate da Carabinieri ed Esercito. Per fine marzo si prevedono 20mila vaccinazioni al giorno, di cui 3.500 nei centri privati che hanno aderito attualmente.
Il Presidente ha poi comunicato alcune importanti scadenze: per gli “over 80” somministrazione a tutti della prima dose entro il 15 aprile (ad eccezione dei cittadini non trasportabili che vengono contattati direttamente dalle singole Asl).
Il 29 marzo inizio della somministrazione della prima dose alle persone tra 70 e 79 anni presso il proprio medico di famiglia, gli ambulatori di medicina di gruppo o i centri vaccinali delle Asl. Inoltre, il 26 marzo si partirà con la prima dose per le persone estremamente vulnerabili e i disabili gravi (le somministrazioni sono invece già iniziate per coloro che sono ricoverati o in cura ospedaliera), mentre il 29 marzo si partirà anche con i loro conviventi e “caregiver”.
Entro il 15 aprile è previsto il completamento della somministrazione della prima dose al personale scolastico, universitario e della formazione professionale. È stata inoltre lanciata la campagna “Il Piemonte ha bisogno di te”, rivolta a medici, pediatri, odontoiatri, infermieri, assistenti sanitari in pensione disponibili come volontari a supportare la campagna di vaccinazione e, in generale, il sistema sanitario pub­blico piemontese in questa difficile pandemia, che dura or­mai da più di un anno e che ancora non accenna ad arrestarsi.
Lo stesso appello riguarda i centri medici, le strutture sanitarie private e le Rsa disponibili a ospitare nei propri locali un centro vaccinale piemontese. A prestare il volto alla campagna il Conte di Cavour nei panni dello Zio Sam del celebre manifesto americano “I want you”, realizzato durante la Prima Guerra Mondiale per reclutare giovani nell’esercito.
È stata infine illustrata, in anteprima, la campagna video di sensibilizzazione che vede numerosi esponenti del mondo della cultura, dello spettacolo, della scienza, dello sport e del giornalismo piemontesi scendere in campo sui social per confermare che vaccinarsi è un atto di responsabilità nei confronti di sé stessi e degli altri e che è l’unica arma a nostra disposizione per sconfiggere definitivamente il virus e poter tornare a vivere una quotidianità il più possibile “normale”, dopo mesi di restrizioni e norme anti contagio.