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Alba, protesta no dad: nella rotonda del Rondò striscioni e oggetti abbandonati simbolicamente (VIDEO)

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Da questa mattina all’ingresso di Alba, la rotonda del Rondò diventa teatro del secondo atto della protesta contro la dad. Appesi striscioni che titolano: “esistiamo anche noi“, “politici ci avete dimenticato“, “è in gioco il nostro futuro“. Ai loro piedi, gettati a terra, per ricordare lo stato di abbandono in cui vertono i ragazzi della provincia, palloni da calcio, scarpe da ginnastica, racchette da tennis e strumenti musicali.

La protesta, attuata di concerto con altre città della provincia di Cuneo, ha di mira un solo obiettivo: “vogliamo che le scuole di ogni ordine e grado vengano riaperte. I nostri ragazzi hanno diritto all’istruzione“, commenta in un video Enrica Cravanzola, una delle promotrici dell’iniziativa.

Non siamo stati assolutamente supportati dalle istituzioni locali. Speriamo che la protesta venga seriamente presa in considerazione dalla giunta comunale, che abbiamo votato e che dovrebbe rappresentarci sul territorio. Potrebbe almeno ascoltare le tante istanze di disagio delle famiglie” ha aggiunto, in risposta alle domande del nostro quotidiano.

In più, ha commentato le critiche mosse dalla Consulta comunale per le famiglie e le pari opportunità nei confronti della manifestazione no dad tenutasi la scorsa domenica in Piazza San Paolo: “siamo stati osteggiati. Noi credevamo che fossero dalla nostra parte, per dare voce alle difficoltà dei nostri ragazzi. Invece ci hanno risposto in modo non appropriato. A questo punto, ci domandiamo perché far presiedere la consulta da una persona che non è nemmeno genitore e non può comprendere le reali necessità dei giovani.”