“La nostra provincia è terra di eccellenze agroalimentari, grazie alla tenacia, alla passione ed al nostro territorio che favorisce una notevole biodiversità’ – cosi Antonio Panero, Coordinatore provinciale del Popolo della Famiglia e vice Sindaco di Centallo, al termine di un confronto con alcuni esperti del settore.
In questo contesto favorevole l’orticoltura occupa uno spazio di tutto rispetto, grazie anche alla morfologia del territorio cuneese. La pandemia in corso non ha prodotto gravi problemi alla produzione, ma le difficoltà sono derivate dalla gestione della manodopera con contratti a tempo determinato, in relazione alla singolarità di queste attività”.
“Uno dei grossi problemi che affliggono la nostra orticoltura – continua Panero – è il costo del personale non omogeneo sui vari territori, che inevitabilmente incide sul costo di produzione e quindi sul prezzo del prodotto finale: un problema che non può essere affrontato dal singolo settore, ma deve trovare una soluzione in ambito politico che tenga conto anche delle differenti esigenze sociali ed economiche dei vari territori. Un altro ostacolo per i nostri produttori è la filiera della distribuzione, che non consente agli stessi di poter intervenire concretamente sui prezzi per conformarsi a quelli legalmente praticati dalla grande distribuzione, che tramite la capillare presenza sul territorio riesce a commercializzare la maggioranza del prodotto. In questa situazione, il consumatore può far pesare il suo fondamentale ruolo scegliendo produzioni stagionali, con le quali riesce ad avere prodotti di qualità, e concorrere a ridurre l’import di merci che vengono coltivate con criteri differenti, e quindi favorire i nostri produttori. Infatti, occorre non dimenticare che l’obiettivo finale deve essere quello di ottenere dalla nostra splendida terra prodotti sani e di qualità, che possano soddisfare consumatori e produttori agricoli”.
“In questo groviglio di problemi – conclude Panero – un ruolo fondamentale viene ricoperto dalla politica nazionale e regionale, con interventi normativi chiari e puntuali che consentano ai nostri produttori di continuare a produrre eccellenze a prezzi remunerativi, isolando i soliti “furbetti” che anche in questo settore screditano il lavoro onesto e professionale della stragrande maggioranza dei produttori”.