«Manteniamo l’impegno ad aprire il cantiere di edilizia sanitaria più importante del Piemonte. Un’opera da oltre 450 milioni di euro che consentirà non solo a Torino, ma a tutta la regione, di dotarsi di un nuovo polo ospedaliero, universitario e di ricerca d’avanguardia di rilevanza nazionale. Quello di oggi è il risultato di un intenso lavoro istituzionale e amministrativo che, nonostante l’emergenza pandemica, ha permesso di sbloccare la realizzazione di un progetto fermo da anni, meritevole della massima attenzione.
Tra meno di tre mesi entreranno in azione le ruspe per la bonifica dell’area su cui sorgerà la nuova struttura, contestualmente alla procedura di aggiudicazione della costruzione dell’opera che vedrà l’apertura del cantiere nel secondo semestre del prossimo anno, in coincidenza con il completamento della bonifica. L’operazione verrà accompagnata passo a passo da due gruppi di lavoro specialistici che ne analizzeranno le ricadute rispettivamente sul piano urbanistico, didattico, della ricerca e dell’innovazione, con il coinvolgimento delle migliori risorse intellettuali del territorio».
Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte e presidente della Cabina di monitoraggio del nuovo Parco della Salute di Torino, Luigi Genesio Icardi, al termine della riunione di oggi che ha definito il cronoprogramma dell’opera.
In particolare, vengono sanciti due percorsi: quello della bonifica, con l’avvio dei lavori a giugno 2021 e quello della gara d’appalto, con la consegna di master plan e progetto di fattibilità tecnico-economico da parte dei concorrenti del dialogo competitivo a maggio 2021 e aggiudicazione dell’opera a luglio 2022.
Nel Parco della Salute di Torino, tra il grattacielo della Regione e la stazione Lingotto, verranno trasferite le attuali strutture sanitarie delle Molinette, del Cto e dell’Ospedale Sant’Anna.
«Ringrazio tutte le istituzioni presenti nella cabina di monitoraggio del Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – per il loro impegno di questi mesi, nonostante l’emergenza Covid. Siamo di fronte ad un passaggio importante, con l’avvio dei lavori per la bonifica dell’area dove sorgerà il più grande cantiere dei prossimi anni. Nel giorno in cui sono a Roma per incontrare il Commissario Figliuolo al quale chiediamo di avere più vaccini per proseguire nella nostra campagna, da Torino arriva un altro segnale di rinascita per la sanità piemontese con un’opera fondamentale per tutto il territorio».
Per quanto riguarda la bonifica dell’area, dopo l’indizione della gara nell’ottobre 2020, entro aprile 2021 avverrà l’aggiudicazione che farà seguito alla valutazione tecnica delle offerte. A giugno potranno iniziare i lavori, che termineranno in due fasi diverse: entro maggio 2022 la fine della bonifica del Lotto 1 (area dove sarà realizzato il Parco della Salute) e proseguimento della bonifica Lotto 2 (area dove sorgerà il Polo universitario), con termine lavori previsto entro fine 2022.
Per quanto riguarda la gara, a maggio del 2020 era terminata la fase 1 del dialogo competitivo iniziata a fine 2019 e ad ottobre 2020 si è passati all’ammissione dei candidati alla fase 2. A maggio 2021 è attesa la consegna dei master plan e dei progetti di fattibilità tecnico ed economico da parte dei concorrenti.
Nei mesi di giugno e luglio si svolgeranno gli incontri del dialogo competitivo della Fase 2, mentre tra agosto 2021 e febbraio 2022 saranno predisposti i progetti definitivi, che verranno consegnati a marzo 2022.
Dopo la valutazione tra aprile e giugno 2022, a luglio 2022 verrà aggiudicata la realizzazione del futuro Parco con i suoi 1040 posti letto, così che, entro il secondo semestre del 2022, potranno iniziare i lavori.
«Stiamo lavorando per il futuro della sanità torinese e piemontese con una grande e costruttiva sinergia tra gli Enti – commenta Giovanni La Valle, direttore generale della Città della Salute di Torino –; negli ultimi mesi sono stati compiuti importanti e significativi passi in avanti, che nel prossimo anno e mezzo si concretizzeranno con azioni operative per la costruzione del Parco della Salute che da troppo tempo i nostri cittadini attendono e chiedono. Ora siamo a un punto di svolta e ci stiamo avvicinando a quel progetto che permetterà di compiere il definitivo salto di qualità a tutta la Sanità piemontese».
La vicesindaca della Città di Torino, Sonia Schellino, sottolinea che, “dopo la formalizzazione della cabina di monitoraggio avvenuta lo scorso mese di ottobre, con la nomina oggi dei componenti i gruppi di lavoro dei tavoli operativi e nonostante le difficoltà di operare in un contesto ancora di emergenza sanitaria, economica e sociale, si è compiuto un altro concreto passo avanti nella direzione che porterà alla nascita del Parco della Salute della Ricerca e dell’Innovazione, una realizzazione attesa e che avrà sicuramente ricadute importanti per Torino e tutta la regione”.
«Ai due tavoli operativi e alle istituzioni che ne fanno parte – aggiunge Schellino – spetterà un lavoro impegnativo, poiché sono diversi gli aspetti di cui tenere conto e molteplici le tematiche da affrontare: dalle questioni urbanistiche a quelle economiche, dalla didattica alla ricerca e fino ai temi sociali e sanitari».
«Il Parco della Salute – dichiara il rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna – è una grande opportunità per il nostro Ateneo e per tutto il territorio. E’ l’occasione per potenziare ulteriormente la qualità dell’assistenza sanitaria e per integrare in modo sempre più efficace l’erogazione dei servizi a vantaggio del benessere delle persone con innovazione e ricerca, agenti chiave del futuro della salute pubblica. Nel futuro Parco della Salute le nostre eccellenze avranno modo di crescere ancora. Una struttura all’avanguardia consentirà di “facilitare” le attività assistenziali e di ricerca clinica, che già rappresentano un’eccellenza nella medicina internazionale, e di migliorare le possibilità di formazione dei professionisti sanitari.
Il Parco sarà un paradigma di innovazione scientifica, sociale ed economica. La grande sinergia tra i diversi attori garantisce, in questo senso, l’ottimale realizzazione di un progetto strategico fondamentale per l’intera area metropolitana e per la Regione tutta, destinato a migliorare in modo significativo la sanità pubblica e a aggiugere innovazione, ricerca e formazione nel campo della medicina universitaria».
Aggiunge il direttore della Scuola medicina dell’Università di Torino, Umberto Ricardi: «La Scuola di Medicina dell’Università di Torino è davvero felice di partecipare passaggi pratici che diano il senso di una reale operatività tesa alla realizzazione del PSRI. L’auspicio di tutta la Scuola di Medicina, e in particolare di coloro che operano all’interno delle “datate” Molinette, è certamente quello di poter quanto prima svolgere la propria attività clinica e di ricerca in un moderno ospedale, davvero ormai indispensabile per migliorare l’assistenza ai nostri pazienti (umanizzazione delle cure) e per consentire in molti ambiti clinici significativi rinnovamenti tecnologici, non più compatibili con gli attuali vincoli edilizi e strutturali di un davvero vecchio ospedale».
«Il nostro Ateneo – osserva Gianluca Ciardelli, rappresentante del Politecnico di Torino in seno alla Cabina di monitoraggio – sta proponendo con forza il modello delle Comunità di Conoscenza e Innovazione promosse dalla Comunità Europea come luoghi fisici e virtuali per promuovere a livello locale la collaborazione tra l’elica Università-Industria-Stato e i corpi intermedi tipici di ciascun territorio. Il Parco della Salute sarà un modello virtuoso di questa collaborazione, punto di forza per il nostro territorio. Come Ateneo, potremo contribuire portando nei gruppi di lavoro che oggi si sono costituiti le nostre competenze, tipiche dei saperi politecnici: con il professor Filippo Molinari contribuiremo a fornire le conoscenze tecnologiche che affiancheranno quelle mediche e cliniche nel progetto formativo e di ricerca che crescerà nel contesto del Parco della Salute, mentre i colleghi Giovanni Durbiano e Giuseppe Scellato collaboreranno rispettivamente agli aspetti legati alla progettazione urbanistica e al trasferimento tecnologico/rapporti con le imprese».
La Prefettura ha predisposto la bozza del protocollo d’intesa per assicurare adeguati presidi antimafia a tutela dei lavori di realizzazione del Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino.
«Il protocollo, condiviso con il Ministero dell’Interno e con il Comitato di Coordinamento per l’Alta Sorveglianza delle Infrastrutture e degli Insediamenti Prioritari – spiega il prefetto, Claudio Palomba – nasce dall’opportunità di rafforzare le cautele antimafia, efficaci ed adeguate a tutelare dai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata un’opera di strategica importanza non solo per la città di Torino».
c.s.