E’ Marco Olmo l’atleta cuneese del ventennio 2000-2020. Il verdetto dell’edizione speciale degli Idea Awards 2021 è stato chiaro: è l’ultramaratoneta di Robilante il cuneese che più ha rappresentato le fortune del nostro sport in questi due decenni.
Durante la serata di premiazioni di ieri sera, in compagnia dei nostri giornalisti e del nostro editore Carlo Borsalino, Marco si è lasciato andare ai ricordi, ringraziando in primis per il successo: “Grazie a voi per aver celebrato gli sportivi cuneesi e grazie a tutti coloro che mi hanno votato. So che sono stati tanti. Il nostro è uno sport “umano”, in cui non esiste una distanza tra il campione e i suoi tifosi, e credo che questa votazione lo dimostra”.
Un successo che è arrivato chiudendo davanti a grandi campioni, olimpionici e vincitori di trofei nazionali ed internazionali: “Io non sono un campione: sono Marco, un ex dipendente della Buzzi Unicem che a un certo punto ha sentito l’impulso della corsa. Il mio successo più bello? Forse il doppio trionfo alla UTMB, arrivato alla soglia dei sessant’anni: lì ho scritto il mio nome in un posto importante”.
Infine, una descrizione di un elemento che caratterizza tutti gli sport e in particolare il suo: la fatica. “Faticare fa parte dello sport: c’è chi fatica per tanto tempo, chi per poco ma in modo più intenso. La mia disciplina, anche se in apparenza non sembrerebbe, richiede sacrifici simili ad altri: servono calma e capacità di gestirsi durante tutti quei chilometri, senza voler inseguire la vittoria ad ogni costo subito”.
Questo e tanto altro in una lunga chiacchierata. Rivivila qui!