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Rischio idrogeologico si studiano soluzioni

Prevenzione in alta Val Tanaro

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In una riunione via web organizzata dalla Fon­dazione Crc con la collaborazione della Fonda­zione De Mari di Savona, è stata presentata ai presidenti di Regione Piemonte Alberto Cirio e di Regione Liguria Giovanni Toti una recente proposta progettuale dedicata a prevenire il rischio idrogeologico sui territori del Cebano e dell’Alta Val Tanaro, colpiti negli ultimi 30 anni da 5 alluvioni (1994, 2000, 2011, 2016 e 2020) che hanno determinato perdite di vite umane e gravi conseguenze per l’economia. All’incontro hanno preso parte, oltre ai presidenti Cirio e Toti, il presidente di Fon­dazione Crc Giandomenico Genta, il presidente di Fonda­zione De Mari Luciano Pa­squale, l’assessore di Regione Piemonte Marco Gabusi e l’assessore di Regione Liguria Giacomo Giampedrone, la professoressa Anna Maria Ferrero (vicedirettore per la didattica) e il professor Luciano Masciocco, entrambi del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Univer­si­tà di Torino, oltre al Consi­gliere di Amministrazione Da­vide Merlino e alla consigliera generale Annalisa Bove, per la Fondazione Crc.

La proposta presentata prevede lo studio di fattibilità per la realizzazione di opere per la mitigazione del rischio geo-idrologico, diffuse sul territorio del­l’Alta Val Tanaro, volte a trattenere le acque di scorrimento superficiale durante gli eventi meteorici estremi, per poi rilasciarle gradatamente dopo la fa­se più critica. La proposta pilota in­teressa la testata: la Val Ta­narello, il cui bacino si estende per gran parte nel territorio ligure, in quanto la realizzazione di tale opera proteggerebbe specialmente Ponte di Nava, Or­mea e Garessio e apporterebbe beneficio a tutti gli altri abitati a valle lungo l’asta del Tanaro.

Il progetto, per cui è stata presentata una richiesta di contributo sulla Sessione Erogativa Generale 2021 di Fondazione Crc, è complementare allo studio idrogeologico sulla Valle Ta­naro sostenuto con un contributo di 75 mila euro a favore del­l’Unione Montana Valli Mon­­gia e Cevetta, Langa Ce­ba­na, Alta Valle Bormida, Ce­bano e Alta Val Tanaro nell’ambito del ban­do Emergenza Allu­vio­ne 2020, promosso da Lvia nello scorso autunno e sostenuto da Fon­dazione Crc e Intesa San­pao­lo.

«La riunione odierna è stato un primo passo fondamentale per presentare questa progettualità alle due Regioni coinvolte e sottolineare la volontà delle Fondazioni di sostenere interventi di prevenzione del rischio idrogeologico che possano, in un futuro non troppo lontano, contribuire a evitare disastri pesantissimi e ormai ricorrenti», ha commentato Giandome­nico Genta, presidente della Fondazione Crc.
«Il progetto di intervento sul bacino del Tanarello può diventare un prototipo innovativo per futuri interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, un ambito su cui le Fondazioni confermano la volontà di intervenire, insieme a tutti gli enti dei territori coinvolti, per ga­rantire un futuro migliore alle nostre comunità», ha ag­giunto Luciano Pasquale, Presidente di Fondazione De Mari.

«La Regione ringrazia le Fon­dazioni che si sono fatte por­ta­voce di questa proposta e assicura il proprio supporto tecnico e la disponibilità a organizzare una cabina di regia per approfondire le possibilità di intervento di prevenzione delle alluvioni che periodicamente colpiscono la Val Tanaro», ha sottolineato Alberto Cirio, presidente della Regione Pie­mon­te.

«Prevenire le periodiche piene che mettono in ginocchio intere vallate è una priorità per tutte le amministrazioni: i risultati dello studio preliminare presentato oggi potranno aiutare a individuare le modalità di intervento più efficaci e il coordinamento necessario per interventi così ampi e articolati», ha concluso Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria.