Mauro Gola: “Siamo al punto di svolta che il mondo economico deve affrontare”

Confindustria ha presentato i dati sulla situazione economica della provincia di Cuneo e i prospetti sul II trimestre.

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Emerge una certa fiducia dai dati presentati stamane da Confindustria sulla Situazione economica congiunturale in provincia di Cuneo e le previsioni del II trimestre 2021, presentate nella conferenza stampa di questa mattina.

Il presidente di Confindustria, Mauro Gola, ha sottolineato come questo 2021 deve segnare il punto di svolta. A sostegno di questa fiducia e speranza, le indagini svolte, che delineano un quadro in sostanziale miglioramento, con un’inversione di tendenza abbastanza significativo rispetto al 2020: “I grandi crocevia che quest’anno si intrecciano all’interno del mondo economico, ma non soltanto, a partire dalla nuova amministrazione americana, la scadenza ormai prossima del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), l’insediamento del nostro governo Draghi e soprattutto il piano vaccini, costituiscono una vera e propria risurrezione”.

Nel 2020 in Italia la pandemia ha causato la caduta di 8,9 punti di PIL, corrispondenti a 150 miliardi di euro di PIL in meno e nel corso dell’anno sono andati “persi” 108 miliardi di euro di consumi e gli occupati sono scesi di 435 mila unità. Molta è l’attesa intorno alla campagna vaccinale, affinché riavvii una crescita più sostenuta, a fianco del trend in atto per l’industria le costruzioni e parte dei servizi, anche nel recupero dei settori più colpiti, dal turismo all’intrattenimento. Un ruolo chiave per uscire dalla crisi spetta ai fondi del NGEU, che saranno ancora più importanti in una prospettiva di medio termine, come occasione per il nostro paese di intraprendere quell’ammodernamento delle infrastrutture, materiali e immateriali, da molto tempo frenato da vincoli strutturali e carenza di risorse.

Sul piano regionale, l’indagine congiunturale trimestrale (11.200 le imprese piemontesi del campione), pur evidenziando un miglioramento del clima di fiducia rispetto ai trimestri precedenti, non ha delineato una fase di ripresa robusta. Rispetto a dicembre risulta migliorato il reparto manifatturiero e il terziario torna positivo.

Infine, arrivando alla situazione specifica cuneese, sono 320 le imprese associate a Confindustria Cuneo che hanno aderito all’indagine per la previsione del II trimestre 2021. Anche in provincia viene confermato il “sentiment” regionale, senza particolari discrepanze. Nel manifatturiero si registra un  rafforzamento, i ricorsi alla CIG per fortuna scendono drasticamente (resta comunque il doppio rispetto all’anno precedente). La richiesta di personale qualificato continua, il 25,8% delle imprese indica un aumento della produzione, contro il 17.5% di quelle che invece dichiarano di aspettarsi una diminuzione. Nel reparto servizi, diminuisce il ricorso alla CIG (16,5% dai 22.2% di dicembre), sebbene il dato sia comunque ancora elevato per gli standard del settore. Positive anche le previsioni sull’occupazione.