La pandemia scatenata dal Covid ha mes­so anche in difficoltà le realtà di vo­lon­tariato, che sono state co­stret­te a restare distanti da quei luoghi e, soprattutto, da quelle persone a cui forniscono supporto. Non si sono fermati di fronte alle difficoltà i Ro­tary Club, che han­no continuato a garantire il loro sostegno alle comunità. In questo contesto, si è dimo­stra­to particolarmente dinamico il Di­stret­to rotariano 2032, quello cioè che riunisce i 42 club e rispettivi 2.480 soci di Li­guria e Basso Piemonte: dopo l’impegno pro­fuso nelle fasi più difficili della pandemia, ha avviato un significativo progetto di sostegno agli studenti e, in generale, al mondo scolastico che vede la collaborazione di Usaid, l’Agenzia degli Stati Uniti d’America per lo Sviluppo Inter­na­zio­nale, fondata nel 1961 su ordine esecutivo del presidente John Fitzgerald Kenne­dy. Ne abbiamo parlato con il governatore distrettuale Giu­seppe Musso.

Governatore, ci parli dell’iniziativa lanciata dal Rotary con l’aiuto di Usaid; iniziativa che, peraltro, interessa da vi­cino anche il Cuneese…
«Usaid e Rotary Foundation hanno lanciato il programma “Usaid-Rotary in Italia: Co­mu­nità contro il Covid-19” che prevede la messa a disposizione, da parte dell’Agenzia Governativa Americana di 5 milioni di dollari per contrastare gli effetti della pandemia, agendo in particolare negli ambiti dell’istruzione, della sanità, del sostegno alle microimprese e nel contesto sociale».

Il Distretto 2032 come ha impiegato i contributi?
«Nella prima tranche di fi­nanziamento, ora in corso, si è privilegiato l’ambito dell’istruzione in quan­­to la scuola è il luogo do­ve le disuguaglianze sociali emergono in modo più evidente. Nello specifico, attraverso gli Uffici Scolastici Re­gionali di Ligu­ria e Pie­mon­te abbiamo effettuato un capillare monitoraggio per capire quali fossero le situazioni più difficoltose per l’accesso alla didattica a di­stanza e, grazie a Usaid e The Rotary Foun­dation, abbiamo potuto consegnare ad otto istituti (se ne parla nell’articolo sopra, ndr), equa­men­te distribuiti sui nostri territori di riferimento di Liguria e Basso Piemonte, ben 418 tablet, che permetteranno agli studenti di seguire al me­glio le lezioni online».

La scuola e le nuove generazioni sono dunque sempre più al centro delle vostre azioni…
«Certo: noi, come rotariani, abbiamo il dovere di offrire pari opportunità per l’inclusione nel sistema scolastico, a maggior ragione in questo periodo in cui la didattica è tornata a svolgersi prevalentemente con modalità telematiche. Questo è il principio imprescindibile su cui abbiamo lavorato nel corso delle ultime settimane».

Come proseguirà l’iniziativa?
«Siamo al lavoro per concretizzare la seconda fase del progetto, che interesserà gli studenti delle scuole elementari e medie. Anche a loro verranno messi a disposizione ta­blet, nella speranza, comunque, che il maggior numero di alunni possa tornare presto a seguire le lezioni in presenza. Sep­pure tra mille difficoltà, la Dad ha permesso di dare continuità all’attività scolastica, ma non può diventare la normalità. La terza fase del progetto, che potrebbe riguardare l’ambito sanitario e quello del sostegno economico, sarà portata a termine in estate, sotto la guida del governatore entrante Silvia Scarrone».

Ci descriva l’emozione di poter aiutare in modo concreto gli studenti…
«La cerimonia di consegna dei tablet, che si è purtroppo dovuta svolgere in forma virtuale, è stata toccante. Le scuole ci hanno ringraziato sinceramente per il nostro aiuto. Noi, dal canto nostro, siamo felici di aver potuto assicurare ancora una volta un supporto concreto ai giovani, che sono al centro del nostro impegno; al contempo, siamo orgogliosi del fatto che gli Stati Uniti ci abbiano ac­cordato la loro fiducia, riconoscendo nel Rotary una realtà che svolge un servizio sociale essenziale».

Quali altre attività metterete in campo per i giovani?
«Assegneremo il Premio Gali­leo Galilei e alcune borse di studio in campo umanistico e letterario. In parallelo, ver­ran­no realizzati progetti volti a sensibilizzare le nuove ge­nerazioni sulla legalità e sulla necessità di evitare gli sprechi. Sono loro il futuro».