Home Articoli Rivista Idea Tra i marchi italiani Ferrero è al top

Tra i marchi italiani Ferrero è al top

Ai vertici per la quinta volta in sei anni

0
219

Ferrero è ancora una volta in cima ad una classifica sulla reputazione di brand: il gruppo dolciario nato ad Alba si è infatti confermato, per la quinta volta nelle ultime sei edizioni, leader nella categoria “Best Corporate Brand” nell’ambito dell’annuale e partecipatissimo sondaggio di opinioni dei cittadini italiani “Best Brands Italia”.
I parametri in base ai quali il “Gigante amico” ha superato Ferrari, Barilla ed altre grandi società sono la reputazione, la vicinanza ai consumatori, la capacità di generare emozioni.
Oltre a Ferrero, “Best Cor­porate Brand 2021”, si sono aggiudicate il titolo di “Best Brands 2021” i marchi Dash, Dyson, Amazon, Bmw, nelle rispettive categorie “Best Pro­duct Brand”, “Best Growth Brand”, “Best Digital Life Brand” e, novità di questa edizione, “Best Sustai­nability Brand”.
I cinque “Best Brands 2021” vengono designati dallo studio prodotto da Serviceplan in collaborazione con la società di ricerche di mercato Gfk che, dall’osservazione per più di un anno dell’intero panorama delle marche presenti sul mercato italiano, è via via passata a selezionare, attraverso 6.500 interviste ai consumatori e l’applicazione di un algoritmo che unisce “dati duri” e “sentiment” degli intervistati, una rosa di 300 e poi 50 “finaliste”, cioè le prime dieci marche per ogni classifica di “Best Brands”.
«In questa classifica», spiegano i responsabili della società di ricerche Gfk, «figurano i brand che vengono riconosciuti dagli italiani come delle figure di riferimento, con le quali convivono da anni, che non li hanno mai traditi e che li accompagnano nella buona e nella cattiva sorte. Nell’anno caratterizzato dalla pandemia da coronavirus e dalla conseguente emergenza, tali marche sono riuscite a comunicare la loro vicinanza ai consumatori e la speranza nel superamento delle difficoltà. Questi brand rappresentano quindi una promessa esplicita della continuità emozionale, storica ed economica per gli italiani, li fanno sentire orgogliosi e forniscono risposte puntuali alla nuova “piramide dei bisogni”».